Bergamaschi fiducia alle banche
I risultati di una indagne Ispos

Uno spaccato del grado di fiducia, ancora alto, che i bergamaschi nutrono nei confronti delle banche. Questi i risultati dell’indagine Ipsos presentata nei giorni scorsi e illustrata sul giornale di giovedì 12 nei suoi vari aspetti. L'approfondimento su L'Eco di giovedì 12 novembre

Uno spaccato del grado di fiducia, ancora alto, che i bergamaschi nutrono nei confronti delle banche. Questi i risultati dell’indagine Ipsos presentata nei giorni scorsi e illustrata sul giornale di giovedì 12 novembre nei suoi vari aspetti. Ma c’è anche chi è critico: esistono punti dolenti che rischiano di mettere in crisi questo rapporto di fiducia, che per ora resta solido grazie soprattutto al personale degli sportelli.

L'indagine ha esaminato un campione di 800 persone, 200 in città e 600 in provincia ed è stato realizzato per la Fabi di Bergamo tra il 7 ottobre e il 18 ottobre: un campione costituito da persone dai 18 ai 75 anni, tutti possessori di un conto corrente o libretto di risparmio e con un livello di scolarità elevato rispetto alla media nazionale.

Tra i dati interessanti c’è il fatto che, contrariamente a quanto si pensi, la maggioranza dei bergamaschi, il 51%, preferisce ancora tenere i soldi liquidi, specie nell’attuale momento di crisi. Altro aspetto che deve far riflettere è quello legato ai criteri di scelta di una banca: i servizi ci sono con il 23%, ma non al primo posto: è infatti ancora la vicinanza a casa la discriminante maggiore, soprattutto nelle valli.

E così emerge che nonostante tutto, almeno in Bergamasca, il rapporto tra il cittadino e la propria banca regge, grazie al personale degli istituti, in grado di stabilire un rapporto di fiducia col singolo cliente. I risultati del sondaggio Ipsos confermano ancora una «riserva di credito» del cliente verso la propria banca. Piuttosto fa paura al risparmiatore bergamasco il «gigantismo» di certi istituti, se non accompagnato da un servizio capillare e attento alle esigenze anche del piccolo risparmiatore.

L'approfondimento su L'Eco di Bergamo di giovedì 12 novembre

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