Rifiuti, in Lombardia cresce la spesa
A Bergamo la «Tia» costa 209 euro

Rifiuti a peso d'oro: rispetto all'ultimo anno, in Lombardia la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è incrementata dell'1,6%, arrivando a costare 194 €, comunque al di sotto di 39 €, rispetto alla media nazionale, pari a 233 €.

Rifiuti a peso d'oro: rispetto all'ultimo anno, in Lombardia la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è incrementata dell'1,6%, arrivando a costare 194 €, comunque al di sotto di 39 €, rispetto alla media nazionale, pari a 233 €.

In assoluto, in Italia la spesa media annua più alta si registra in Campania con 364 €, la più bassa in Molise (131€), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese, che trova conferma anche all'interno di una stessa Regione: in Lombardia, a Milano la Tarsu arriva a costare 262 €, 36 € in più rispetto alla Tarsu che si paga a Pavia, 39 € in più rispetto alla Tia che si paga a Varese, 53 € in più rispetto a Bergamo e Lecco, 63 € in più rispetto alla Tia di Lodi, 74 € in più rispetto alla Tia di Mantova, 86 € in più rispetto alla Tarsu di Como, 91 € in più rispetto alla Tarsu di Sondrio, 123 € in più rispetto alla Tarsu di Cremona e ben 134 € in più rispetto alla Tia di Brescia.

Nello studio realizzato dall'Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva l'analisi a carattere nazionale e regionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 € ed una casa di 100 metri quadri. L'indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2009.

On line su www.cittadinanzattiva.it l'indagine completa con il prospetto per ciascun capoluogo e la composizione delle voci di costo.

Tia o Tarsu? A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997, solo 5 capoluoghi lombardi su 11 (Varese, Bergamo, Mantova, Brescia, Lodi), sono passati dalla Tarsu alla Tia. Inoltre, rispetto al 2008, tra i capoluoghi di regione Lombardia, Varese ha fatto registrare il più alto incremento tariffario (+6%), seguito da Cremona (+5,4%), Sondrio (+3,2%), Pavia (+2,1%) e Brescia (+1,9%). Nessun incremento si è registrato nei restanti capoluoghi.

Produzione e gestione dei rifiuti: secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (presentato nel 2010), nel 2008 in Lombardia la produzione pro capite di rifiuti urbani è leggermente aumentata (+0,6%) rispetto all'anno prima. In positivo, il livello di raccolta differenziata si attesta al 46% del totale dei rifiuti prodotti in regione (fonte: ISPRA, 2010), a fronte di una media nazionale pari al 31%.

Caro bollette in Italia: in media, in un anno la nostra famiglia tipo ha sostenuto nel 2009 una spesa di 233€ per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con Napoli quale città più cara per le tariffe rifiuti (453 €) e Isernia la più economica (122 €). Inoltre, da gennaio 2000 a dicembre 2010, secondo dati Istat, l'incremento registrato a livello di tariffe rifiuti è stato del 61%.

Uno contro Uno, conviene a tutti. Conosciamo il valore dei Raee. A partire da dicembre, Cittadinanzattiva promuove “Uno Contro Uno. Conosciamo il valore di un rifiuto Raee”, campagna di informazione sulla corretta gestione dei rifiuti derivanti dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Cosa prevede la normativa nei suoi aspetti di maggior interesse per la tutela dei diritti dei consumatori? Cosa si intende per Raee e quali sono i principali prodotti da cui ne derivano i relativi rifiuti? Quali gli impegni in capo a amministrazioni comunali, esercizi commerciali e singoli cittadini? Queste tra le principali informazioni contenute nella guida “Uno contro Uno: conosciamo il valore di un rifiuto Raee”, distribuita gratuitamente in 50 città dove presso le sedi locali di Cittadinanzattiva sarà possibile anche segnalare disservizi e ricevere assistenza. La guida è anche consultabile su www.cittadinanzattiva.it/emergenza-rifiuti.html.

L'iniziativa, promossa con il sostegno di ECODOM, Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici, prevede anche il coinvolgimento diretto dei cittadini, mediante un monitoraggio in diversi capoluoghi nei quali monitori di Cittadinanzattiva debitamente formati andranno a verificare l'applicazione delle novità legislative relative ai Raee: all'interno dei punti vendita è esposta l'informativa sul principio del cd. "Uno Contro Uno"? Il prezzo dei prodotti è comprensivo dell'eco-contributo? E ancora, al momento della consegna a domicilio, per esempio, di una nuova lavatrice, il rivenditore provvede a ritirare quella vecchia? Chiede soldi o lo fa gratuitamente? Informa sui centri di raccolta/isole ecologiche?

Per chi volesse partecipare al monitoraggio, o contribuire con foto-denuncia e testimonianze: [email protected].

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