Confindustria, 5700 imprenditori
Il consenso si dà col televoto

Dopo otto tavoli di approfondimento e la seduta plenaria con i big dell'industria, le Assise di Confindustria si sono chiuse con il discorso del presidente Emma Marcegaglia. Una novità nella giornata: il televoto per esprimere il gradimento sull'agenda per cambiare l'Italia.

Dopo otto tavoli di approfondimento e la seduta plenaria con i big dell'industria, le Assise di Confindustria si sono chiuse con il discorso del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Una novità nella giornata: il televoto per esprimere il gradimento sull'agenda per cambiare l'Italia.

Emma Marcegaglia chiama gli industriali alla conta, misura il consenso, cerca un mandato pieno dalla platea di 5.700 imprenditori alle assise generali di Confindustria a Bergamo. Che sono stati chiamati a votare punto su punto, scegliendo tra varie opzioni (il voto è avvento con con un messaggio sms), le proposte che la presidente di Confindustria poi rilancerà, come preannunciato, in una agenda di priorità da proporre alla politica.

Tra gli interventi, da quanto trapela dalla convention a porte chiuse, sono state notate come voci di forte stimolo, non senza critiche, quelle di Andrea Tomat in rappresentanza degli industriali veneti, e di Aurelio Regina, leader degli imprenditori laziali. I veneti avrebbero chiesto più forza nell'azione politica di Confindustria, fino a far capire di sentirsi poco rappresentati da via dell'Astronomia: così è stato interpretato da diversi presenti l'intervento di Tomat. Aurelio Regina avrebbe invece incentrato il suo intervento sulla Confindustria del futuro, su cosa e come dovrebbe cambiare nel sistema associativo, nella sua forza e nel suo ruolo sui fronti esterni come governo e sindacato.

In tutto sono stati oltre 340 gli interventi degli imprenditori. Il presidente di Bnl e past president di Confindustria, Luigi Abete, avrebbe tra l'altro sottolineato che la situazione è di «emergenza» e sostenuto che «dipende da noi costruire le condizioni per lo sviluppo. Bisogna progettare le regole per lo sviluppo», ha esortato, evidenziando tra l'altro come molti dei problemi del Paese di oggi sono gli stessi di quando era lui alla guida dell'associazione.

A prendere la parola anche il patron della Tod's Diego Della Valle, che - secondo quanto viene riferito - avrebbe chiesto di «delegare Emma al meglio e farle sentire che siamo tutti con lei», sottolineando allo stesso tempo che «ci meritiamo un Paese migliore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA