Operazione «Diamanti in Banca»
Ubi rilancia lo storico bene rifugio

Per uscire dal triangolo «obbligazioni-borsa-mattone», c'è chi rilancia un insolito investimento: i diamanti. A proporlo è Ubi Banca. Un paradosso? No, perché va incontro all'esigenza di affidarsi ai beni rifugio storici.

La parola d'ordine per i risparmiatori impauriti è diversificare, pur restando ancorati a garanzie e sicurezze. Parliamo beninteso, di coloro che ancora, pur sotto il tallone della crisi, possono permettersi margini d'investimento accettabili. Ma in Bergamasca il fenomeno è diffuso più di quanto si pensi. E per uscire dal solito triangolo «obbligazioni-borsa-mattone», c'è chi rilancia un investimento dal fascino indiscutibile: i diamanti. Che poi a proporlo sia proprio Ubi Banca, può sembrare un paradosso, ma non lo è, perché va incontro a un'esigenza sentita: di affidarsi ai beni rifugio storici.

Così nasce l'operazione «Diamanti in Banca», grazie alla quale si potrà acquistare una pietra preziosa direttamente agli sportelli Ubi. Un accordo unico nel suo genere, nato dalla partenership con il gruppo Diamond Love Bond di Anversa, specializzato nella vendita di gemme e che è il risultato, fa sapere Ubi, «della continua ricerca del gruppo di offrire la gamma più estesa di prodotti e servizi utili a soddisfare i diversi bisogni dei clienti. Il mercato dei diamanti ha nel corso degli ultimi anni attratto l'interesse di molte persone per i più disparati motivi.

Il servizio è già diventato operativo da questa settimana in oltre 100 filiali del gruppo e 40 Private Banking: «Siamo certi - spiegano da Ubi - di poter offrire l'opportunità di acquistare diamanti in totale sicurezza e nel rispetto della privacy, a prezzi interessanti. Inoltre abbiamo voluto garantire il rispetto di precisi principi etici, insiti nella sottoscrizione del "Corporate Social Responsibility UN Global Compact" delle Nazioni Unite, che indica i principi da perseguire nell'ambito dei diritti umani, del lavoro, dell'ambiente e dell'anticorruzione». A livello tecnico l'offerta, spiegano ancora da Ubi, «riguarda diamanti di alta qualità, certificati dal Gia (Gemological Institute of America), che non presentano impurità o fluorescenza».

Su L'Eco di Bergamo oggi in edicola il servizio di Maurizio Ferrari

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