Caravaggio, è il giorno della protesta
In 150 al corteo ex Invernizzi

Sono stati oltre un centinaio i lavoratori dell’ex Invernizzi di Caravaggio che venerdì mattina, dalle 10.30 circa fin verso mezzogiorno hanno sfilato lungo l’ex strada provinciale 11 per protestare contro la decisione di chiudere lo stabilimento caravaggino.

Sono stati circa centocinquanta i lavoratori dell’ex Invernizzi di Caravaggio che venerdì mattina, dalle 10.30 circa fin verso mezzogiorno hanno sfilato lungo l’ex strada provinciale 11 tra Treviglio e Caravaggio per protestare contro la decisione del Gruppo Lactalis-Galbani di chiudere lo stabilimento caravaggino, che attualmente dà lavoro a 218 persone, cui se ne aggiungono una quarantina con un contratto a tempo determinato.

La protesta ha provocato non pochi disagi al traffico, dirottato su strade alternative dagli agenti della polizia locale e della polizia stradale. Qualche lancio di petardi, ma nel suo complesso la protesta non ha provocato altri problemi. Qualche polemica è stata innescata anche nei confronti delle istituzioni locali.

Certo è che tra i dipendenti della Lactalis-Galbani regna un enorme senso di sconforto e di rassegnazione, in particolare tra quelli il cui rapporto di lavoro è regolato da un contratto a termine, molti dei quali convinti di non aver più alcune speranza. Rassegnati anche i lavoratori dipendenti, che non perderanno il proprio posto ma dovranno trasferirsi negli altri stabilimenti del gruppo, tra Cremona e Melzo.

«Non riusciamo davvero a capacitarci di quanto è avvenuto - commentavano molto lavoratori lungo il corteo - perchè lo stabilimento di Caravaggio è sempre stato in attivo, e la decisione di chiudere è stata davvero un fulmine a ciel sereno».

Agostino Alloni, Mario Barboni e Jacopo Scandella, consiglieri regionali del Pd, hanno partecipato oggi, venerdì 7 febbraio 2014, al presidio davanti allo stabilimento di Caravaggio del Gruppo Lactalis, che raggruppa i più importanti marchi del settore lattiero-caseario in Italia, ovvero Galbani, Invernizzi, Cademartori, Locatelli, Président.

I tre consiglieri hanno voluto essere accanto ai lavoratori in una giornata di protesta contro l’annunciato piano di riorganizzazione del gruppo che interverrebbe in modo drastico sulla struttura, chiudendola e trasferendo gli oltre 200 lavoratori in altre sedi lombarde, scelta criticata dai sindacati come inaccettabile.

“Ieri abbiamo chiesto che si calendarizzi urgentemente un’audizione in IV Commissione Attività produttive delle rappresentanze sindacali degli stabilimenti di Caravaggio e Introbio – ricordano Alloni, Barboni e Scandella –. Oggi siamo stati accanto ai lavoratori per testimoniare che la situazione che si sta creando è grave perché si tratta dell’ennesimo annuncio di dismissione da parte di una multinazionale”.

Non solo: “Proprio ieri pomeriggio, durante il convegno, organizzato da noi del Pd, sulla Pac, la Politica agricola comune, è emerso il dato di quanta importanza l’Europa, gli Stati membri e le Regioni dovranno dare, nei prossimi anni, proprio al settore dell’agroalimentare. E il Gruppo Lactalis, in Italia, rappresenta l’eccellenza dei marchi del lattiero-caseario”, aggiungono i tre consiglieri Pd. “Con queste scelte vengono messi in difficoltà non solo i lavoratori, ma anche i produttori di latte di tutta la zona, che, dalla bergamasca e dal cremonese, conferiscono proprio allo stabilimento di Caravaggio”.

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