Crescono contribuenti e imposte versate
A Bergamo 3 miliardi di tasse nel 2018

Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a 16.808.434.903 euro (300 milioni in più rispetto al 2017) per un valore medio di 22.819 €, contro una media nazionale di 20.670 euro.

A Bergamo e provincia, nel 2018, 784.952 contribuenti hanno assolto l’obbligo della dichiarazione dei redditi, rispetto all’anno precedente: il totale dei contribuenti è aumentato di circa 10.000 soggetti. Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a 16.808.434.903 euro (300 milioni in più rispetto al 2017) per un valore medio di 22.819 €, contro una media nazionale di 20.670 euro.

I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano oltre il 90% della platea dei dichiaranti e l’87% del reddito complessivo dichiarato, e il reddito da pensione rappresenta circa il 25% del totale del reddito complessivo.

Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 51.805 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 21.500 euro. L’analisi dell’andamento dei redditi medi delle singole categorie di contribuenti evidenzia che, in confronto agli stipendi del 2016, crescono in misura significativa i redditi medi da lavoro autonomo (+1400 €), mentre scendono quelli di impresa, dove si “perdono” quasi 3000 posizioni imponibili.

L’imposta netta totale dichiarata è pari a 3 miliardi e 327 milioni di euro, 57 milioni in più del la stagione fiscale 2017). Sono 162.113 (più del 20% dei contribuenti totali) i soggetti che nel 2018 hanno avuto un’imposta netta pari a zero, quasi 9000 in più dello scorso rilevamento. Si tratta prevalentemente di contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione, ovvero di coloro la cui imposta lorda si azzera per effetto delle detrazioni riconosciute dal nostro ordinamento.

«Deve essere potenziata la leva fiscale in favore della famiglia – sostiene Francesco Corna, segretario generale CISL di Bergamo - , con maggiori sconti per i familiari a carico e introducendo bonus per le spese dell’istruzione, dei trasporti, di sport e cultura. Van pensati buoni spesa per redditi bassi e incapienti (che non hanno Irpef da detrarre). Poi, lotta a evasione, elusione e al sommerso generato da rendite più o meno occulte, con una tassazione del movimento economico transnazionale generato dai giganti dell’e-commerce e dai grandi patrimoni. Le tasse progressive in base al reddito sono la base affinché un paese possa mantenere un sistema sociale equo e solidale- Oggi le economie transnazionali approfittano delle migliori condizioni economiche di ogni paese senza farsi carico dei costi sociali. Serve, quindi, rafforzare maggiormente la nostra azione anche su base europea».

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