Fiera Sant’Alessandro: pienone
Ma preoccupa l’embargo russo

C’era già il pienone, venerdì mattina 5 settembre, all’apertura della Fiera di Sant’Alessandro. Il popolo dell’agroalimentare, ma non solo, ha da subito manifestato il suo entusiasmo per il via del tradizionale appuntamento settembrino, che continuerà fino a domenica.

C’era già il pienone, venerdì mattina 5 settembre, all’apertura della Fiera di Sant’Alessandro. Il popolo dell’agroalimentare, ma non solo, ha da subito manifestato il suo entusiasmo per il via del tradizionale appuntamento settembrino, che continuerà fino a domenica.

In mostra, al polo fieristico di via Lunga, le eccellenze di un comparto che pur riscontrando una crescita occupazionale (+ 2% nel 2013), si trova in un momento particolarmente delicato.

Al meteo avverso, con 5milioni di danni stimati da Coldiretti Bergamo, si è aggiunta la crisi internazionale, con l’embargo del settore lattiero caseario da parte della Russia.

Un’azione che, «porterà ripercussioni drammatiche» commenta Giovanni Fava, assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia. Le preoccupazioni dell’assessore per l’embargo russo, sono fondate sui numeri: «Oggi la Russia per le esportazioni lombarde vale 131 milioni di euro, di cui oltre 20 legati al settore lattiero caseario, in particolare i formaggi. Abbiamo un mercato in crescita, ma bloccato da una scelta politica, siamo nelle mani di Bruxelles».

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