In libreria «Riaccendere i motori»
Rocca racconta l’economia del Paese

Il libro «Riaccendere i motori» (Marsilio editore) di Gianfelice Rocca ha il merito di offrire un quadro chiaro e credibile, supportato da dati incontrovertibili, della situazione economica mondiale e del nostro Paese, rettificando diversi luoghi comuni duri a morire.

Il libro «Riaccendere i motori» (Marsilio editore) di Gianfelice Rocca ha il merito di offrire un quadro chiaro e credibile, supportato da dati incontrovertibili, della situazione economica mondiale e del nostro Paese, rettificando diversi luoghi comuni duri a morire.

Come il rapporto con la Germania: per alcuni è il nemico numero uno, che, in questi anni, ha solo cercato di affossarci. Ma non è colpa della Germania se nel decennio 1995-2005 è riuscita a compiere quelle riforme - mercato del lavoro, sanità, fisco, semplificazioni - che le hanno permesso di «guadagnare il 30% di competitività sull’Italia» e di abbassare notevolmente il «Clup» cioè il costo del lavoro per unità di prodotto, l’indice che misura il differenziale competitivo fra Paesi. Nel frattempo cosa faceva l’Italia? «Abbiamo confuso la previdenza con l’assistenza, distribuendo pensioni a individui ancora giovani, abbiamo confuso la missione delle imprese pubbliche (produrre beni o servizi) con quella del welfare utilizzandole come paracadute o strumento clientelare, abbiamo alimentato un diritto del lavoro pensato per difendere lo status quo», eccetera.

Per questo, per il presidente di Techint (cui fa capo Tenaris Dalmine) e presidente di Assolombarda, dovremmo considerare la Germania non un nemico ma semmai un modello da imitare in tanti campi (anche in quello dell’istruzione, con le Fachhochschulen, le scuole tecniche, che offrono le competenze e i talenti necessari alle imprese).

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 13 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA