Insegnanti, stipendi salvati
Ma i supplenti ancora in attesa

Dopo lo scandalo dei ritardi degli stipendi agli insegnanti supplenti, ancora in attesa del pagamento del lavoro prestato nei mesi di novembre e dicembre, sembra non esserci pace per i lavoratori della scuola. Intanto gli stipendi dei docenti sono salvi.

Dopo lo scandalo dei ritardi degli stipendi agli insegnanti supplenti, ancora in attesa del pagamento del lavoro prestato nei mesi di novembre e dicembre, sembra non esserci pace per i lavoratori della scuola. Poco fa, con una nota ufficiale, Palazzo Chigi ha scongiurato l’ipotesi di chiedere al personale docente e non docente la restituzione di 150 euro già percepiti nel 2013 derivanti dalla questione del blocco degli scatti. Ma, fa notare la Flc-Cgil di Bergamo, restano dubbi sull’«altra beffa in arrivo per il personale non docente».

«All’eventualità, ora scongiurata, di richiedere a docenti e non docenti la restituzione di soldi giustamente ricevuti applicando una norma che, oltre a bloccare il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per un altro anno (con stipendi fermi al valore del 2009), avrebbe cancellato retroattivamente l’aumento percepito dovuto agli scatti di anzianità, per il solo personale non docente (amministrativo, tecnico, ausiliario) si aggiunge una ulteriore doccia fredda» ha spiegato Tobia Sertori, segretario generale provinciale della Flc-Cgil.

«La notizia è del 7 gennaio: a chi abbia superato un corso/concorso acquisendo nuove posizioni economiche e abbia già svolto funzioni specifiche, il Ministero dell’Economia e delle Finanze intende imporre la restituzione di somme percepite dal 1° settembre 2011. Questo in base ad una interpretazione della legge (la cosiddetta Spending Review) dei governi Berlusconi e Monti. La Flc-Cgil da tempo denuncia i disastrosi interventi legislativi sulla scuola. Come potrà la scuola continuare a ricoprire il ruolo di “ascensore sociale” quando i suoi lavoratori vengono continuamente sviliti e denigrati? Oltre ad annunciare battaglia se il Governo non bloccherà – come ha dichiarato poco fa - la richiesta di restituzione dei soldi giustamente percepiti, la Flc-Cgil lancia un appello a tutte le forze politiche e ai cittadini affinchè diventino alleati della scuola e difendano il ruolo e il lavoro di tutti i docenti e i non docenti, così fondamentale per il Paese. Uno Stato che non garantisce il diritto alla retribuzione per il lavoro svolto è uno Stato vergognoso».

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