La sfida degli agricoltori
passa anche attraverso il web

Conoscere e governare le opportunità offerte dal web per fare impresa. È la sfida raccolta dagli agricoltori bergamaschi per andare oltre la crisi e proporsi in modo innovativo sul mercato. Sono ormai numerose le aziende che si sono dotate di siti internet.

Conoscere e governare le opportunità offerte dal web per fare impresa. È la sfida raccolta dagli agricoltori bergamaschi per andare oltre la crisi e proporsi in modo innovativo sul mercato.

Sono ormai numerose le aziende che si sono dotate di siti internet per illustrare la propria attività o che si avvalgono dei social network per migliorare la propria immagine e instaurare un dialogo personalizzato per proporre prodotti o eventi.

Stanno crescendo anche le aziende che si affacciano all’e-commerce o che utilizzano la rete per interagire in modo creativo con i consumatori. «Si tratta di un fenomeno che si sta consolidando anche grazie al ricambio generazionale che pian piano sta portando nel settore nuove energie e nuove competenze - sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio; - i giovani hanno più dimestichezza con Internet e gli strumenti informatici e quindi sono più propensi a sperimentare nuovi canali di vendita e di comunicazione».

Un esempio del sodalizio che si sta instaurando tra la campagna e la rete è rappresentato dal sito www.campagnamica.it , dove sono indicati gli appuntamenti con i mercati e le botteghe degli agricoltori di Campagna Amica, che riceve una media di cinquantamila visite la settimana.

Nella Bergamasca anche le singole imprese si stanno organizzando. L’azienda Gatti di Martinengo ad esempio per promuovere le patate che coltiva ha realizzato uno shop sperimentale sul proprio sito www.agricolagatti.it. Attraverso questo canale fornisce informazioni sulle varietà di patate a chi ne fa richiesta, un primo step per avviare in futuro un e-commerce vero e proprio. Si sono dotate di questa “vetrina virtuale” anche l’azienda Angelo Bertoli di Chiuduno ( www.agricolabertoli.it) e l’azienda La Colombera di Sotto il Monte (www.agricolacolombera.it ).

L’azienda La Rocchetta di Villongo invece per vendere i propri vini sta investendo sul commercio elettronico con la convinzione che sia una soluzione efficace sia per raggiungere nuovi clienti attraverso una presenza capillare on line sia per permettere ai clienti affezionati di comprare più comodamente da casa.

Anche i numeri sottolineano che il «link» tra la terra e il web è sempre più solido. «Da una nostra indagine interna - rileva il direttore della Coldiretti bergamasca Gianfranco Drigo - è emerso che l’80 % circa delle nostre aziende associate è informatizzato e una fetta considerevole naviga in internet e utilizza regolarmente la posta elettronica. Sono in aumento anche le aziende che utilizzano il tablet e gli smartphone e che hanno sempre più familiarità con i social».

Un impulso a questa rivoluzione viene anche da Facebook. Alla pagina «Salame del Montizzolo» la Bottega di Campagna Amica di Caravaggio (denominata Podere Montizzolo) dialoga con i consumatori e presenta i prodotti che mette in vendita e le attività che propone, una fonte di informazione aggiornata e facilmente consultabile che va incontro alle esigenze di chi è alla ricerca di alimenti a filiera corta di grande qualità.

Grazie al web gli agricoltori riescono anche a stabilire, a volte in modo molto originale, un rapporto diretto con i consumatori come nel caso dell’azienda Settimocielo di Camerata Cornello che sul proprio sito www.agricoltura-settimocielo.it offre la possibilità di adottare un albero da frutta. Punta sulla trasparenza e l’informazione l’azienda agricola «Gioan di Pice» di Zogno.

A ogni salume che produce applica un’etichetta con il QR, così basta avere uno smartphone con una fotocamera e un lettore di codici installato per vedere come sono stati allevati i suini da cui proviene la carne utilizzata e le caratteristiche del salume. Chi non è ho dotato della tecnologia necessaria per questo tipo di lettura, può avere comunque le stesse informazioni inserendo manualmente nel sito http://gioandipice.altervista.org un codice numerico sempre presente sulle etichette.

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