Lavoratori gomma-plastica
Venerdì lo sciopero di 8 ore

Già a fine luglio e alla fine di settembre avevano incrociato le braccia in segno di protesta contro un rinnovo del Contratto Nazionale che non arrivava. Questa settimana i lavoratori del settore della gomma-plastica, 11.300 in provincia di Bergamo, tornano a scioperare .

Già a fine luglio e alla fine di settembre avevano incrociato le braccia in segno di protesta contro un rinnovo del Contratto Nazionale che non arrivava. Questa settimana i lavoratori del settore della gomma-plastica, 140mila addetti a livello nazionale e oltre 11.300 in provincia di Bergamo, tornano a scioperare dopo la rottura, martedì a Roma, delle trattative con la controparte.

Le segreteria nazionali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno, dunque, proclamato otto ore di sciopero nazionale per venerdì 6 dicembre. A Bergamo la mobilitazione sarà accompagnata anche da un presidio davanti alla sede di Confindustria, in via Camozzi, a partire dalle ore 9.30.

«In questo momento delicato abbiamo bisogno che l’attenzione da parte dei lavoratori del settore sia molto alta perché la trattativa per il Contratto Nazionale sta vivendo una fase in cui molte delle aziende con cui stiamo discutendo pensano di poter saltare il rinnovo contrattuale: ci stanno spingendo ad una prova di forza. È questo il momento in cui dimostrare che siamo all’altezza della situazione» ha detto mercoledì 4 dicembre Valentina Cappelletti, segretario generale provinciale della Filctem-Cgil.

«Il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del settore della gomma plastica è storicamente uno dei più difficili anche nei tempi di stabilità produttiva ed economica - commentava in occasione del precedente sciopero Sabrina Tomaselli della Filctem-Cgil di Bergamo -. Questo perché è sempre stato uno dei settori più esposti alla competizione nazionale ed internazionale. La controparte ha sempre cercato di impostare la trattativa orientandola verso lo sfruttamento degli impianti, degli orari, delle persone e sulla riduzione dei costi. Oggi ci troviamo di fronte una Federazione Gomma Plastica che scarica le criticità della crisi e del settore totalmente sulle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori».

«La Federazione Gomma Plastica», si legge nella nota di proclamazione nazionale dello sciopero, ha mantenuto «la propria posizione di rigidità, continuando a proporre, anche a fronte dei nostri passi in avanti, un aumento di 118 euro, dichiarando che la sola possibilità di miglioramento della proposta economica presupponeva un’ulteriore nostra disponibilità alla modifica del testo contrattuale mirata al contenimento dell’assenteismo con una penalizzazione automatica per il lavoratore a fronte del mancato accordo tra azienda e Rsu in sede aziendale. Di fronte alla contrarietà della controparte che ha totalmente rigettato la nostra proposta salariale di 130 euro, l’incremento paritetico dello 0,20% sulla previdenza complementare e 1 euro di aumento dell’importo in cifra fissa per il lavoro notturno, si è preso atto dell’impossibilità di proseguire la trattativa. Consci delle difficoltà del settore, abbiamo proposto una serie di strumentazioni utili al raggiungimento di una soluzione equa ed equilibrata. Ma la crisi, non può essere usata per riportare indietro il quadro delle tutele e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici».

Alla mobilitazione si uniscono anche i sindacati di categoria dei lavoratori precari: Nidil-Cgil, Felsa-Cisl, Uiltem.P-Uil invitano a partecipare allo sciopero i lavoratori dipendenti di società di somministrazione impiegati nelle imprese che applicano il Contratto Nazionale di lavoro dell’industria gomma e plastica.

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