Nestlé-Sanpellegrino, arriva l’accordo sul congedo di paternità per tre mesi

La conquista La multinazionale elvetica e i sindacati hanno sottoscritto l’intesa che istituisce la «Nestlé Baby Leave», congedo retribuito di 12 settimane consecutive di cui potrà usufruire il papà lavoratore in occasione della nascita di un figlio o dell’adozione di un minore.

Il Gruppo arriverà a investire oltre un milione di euro all’anno per questa misura. La «Nestlé Baby Leave» potrà essere fruita dal secondo caregiver in un’unica soluzione entro sei mesi della nascita di un figlio o dell’adozione di un minore, per assicurarsi che i genitori abbiano il giusto tempo per definire una routine di collaborazione e supporto reciproco. La nuova policy, precisa il Gruppo è «un importante passo in avanti sia rispetto ai dieci giorni previsti dalla legislazione italiana, sia alle politiche adottate finora da Nestlé stessa che, già dal 2012 e per prima in Italia, ha introdotto due settimane aggiuntive di congedo retribuito per il lavoratore padre, misura che dal prossimo mese verrà superata dalla Nestlé Baby Leave».

In tema sostenibilità, Sanpellegrino ha risparmiato 261 milioni di litri in 4 anni grazie ai suoi progetti di riduzione e riciclo

Tornando alla Sanpellegrino e ai suoi livelli di sostenibilità, sono 261 milioni i litri d’acqua risparmiati negli ultimi 4 anni, un quantitativo pari a quello necessario per riempire 104 piscine olimpioniche: il gruppo bergamasco ha ottenuto questo risultato grazie ai progetti per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dell’acqua impiegata in tutte le attività produttive. L’a.d. Stefano Marini ha spiegato: «Amplieremo entro il 2025 la portata delle nostre azioni aiutando la natura a trattenere più acqua di quanta la nostra azienda ne utilizza nelle proprie attività per generare un impatto positivo e rigenerativo sul ciclo idrologico».

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