«No all’aranciata senza arance»
Spiragli per cambiare la norma Ue

Un’attività di sensibilizzazione di tutte le istituzioni presenti sul territorio provinciale per sostenere con decisione il no all’aranciata senza arance. È stata l’azione promossa nelle scorse settimane da Coldiretti Bergamo che si è tradotta in tredici mozioni approvate da altrettanti comuni.

Un’attività di sensibilizzazione di tutte le istituzioni presenti sul territorio provinciale per sostenere con decisione il no all’aranciata senza arance. È stata l’azione promossa nelle scorse settimane da Coldiretti Bergamo che si è tradotta in tredici mozioni approvate da altrettanti comuni, una presa di posizione che dà ancora più forza all’approvazione del provvedimento che riconosce il lavoro degli imprenditori agricoli e rassicura 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate.

«Grazie all’emendamento del Pd votato ieri alla Camera – sottolinea Coldiretti Bergamo – si aprono nuovi spiragli per cambiare una norma comunitaria che permette di vendere acqua come se fosse succo di frutta».

Quando la legge sarà approvata duecento milioni di chili di arance all’anno in più saranno «bevute» dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate, il che significa cinquantamila chili di vitamina C in più.

«Ringraziamo le amministrazioni che hanno appoggiato la nostra battaglia - evidenzia Coldiretti Bergamo -, una scelta che interessa tutti i cittadini in quanto va a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all’obesità che purtroppo sono in forte aumento, in particolare nei bambini e nei giovani».

© RIPRODUZIONE RISERVATA