Pubblico impiego, mercoledì sciopero
Possibili disagi anche in ospedale

Confermato lo sciopero nazionale del pubblico impiego: mercoledì 9 dicembre migliaia di lavoratori pubblici a Bergamo potranno aderire alla protesta indetta da Cgil, Cisl e Uil di categoria, «contro una legge di bilancio - spiegano i sindacati -che non prevede risorse sufficienti per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, per la sanità».

Per il pubblico impiego, sostengono ancora i sindacati, questa è la seconda legge di bilancio che non stanzia le risorse per un contratto dignitoso. Per il rinnovo servirebbe almeno un miliardo, e cioè 600 milioni in più di quanto stanziato. In una nota unitaria, i segretari provinciali di Fp-Cisl, Fp-Cgil e Uilpa chiedono ai lavoratori la disponibilità a organizzare iniziative di flash mob a sostegno della mobilitazione e partecipare all’assemblea pubblica organizzata in videoconferenza mercoledì dalle 10 alle 11,30.

«Serve un piano di assunzioni ed una concreta prospettiva di stabilizzazione dei precari- spiega il segretario generale di Fp-Cisl di Bergamo Angelo Murabito -, perché altrimenti la categoria non coglierà le sfide del Recovery Fund e neanche la possibilità di strutturare una rete di welfare per proteggere il paese. La ministra deve comprendere che il sindacato è pilastro dell’organizzazione sociale del Paese, e se da un anno si chiede di essere convocati per il contratto per le assunzioni e per la sicurezza e questo non accade, la responsabilità non è di chi protesta, ma di chi non accetta il confronto». E Roberto Rossi, segretario generale Fp-Cgil di Bergamo invita a stoppare le polemiche: «Questi lavoratori hanno il diritto di protestare per le condizioni di lavoro in cui operano e per il loro contratto. Operano in settori essenziali e non si sono mai fermati nel periodo più difficile del contagio».

Intanto la Camera di commercio di Bergamo fa sapere che a causa dello sciopero, «per l’intera giornata del 9 dicembre potrebbero verificarsi disagi per l’utenza nel normale svolgimento dei servizi erogati dall’ente. L’ufficio internazionalizzazione e l’ufficio marchi e brevetti garantiranno i servizi essenziali».

In vista dello sciopero nazionale di 24 ore di tutto il personale dipendente degli enti e delle aree funzioni centrali, funzioni locali e sanità proclamato per mercoledì dalle associazioni sindacali Fp Ccgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Uil Pa e dal sindacato Fsi-Usae per il personale del Servizio sanitario nazionale, l’Asst Papa Giovanni XXIII assicurerà agli utenti l’erogazione delle cure e dei servizi essenziali, inclusi quelli legati all’emergenza Covid-19, ma segnala il rischio di possibili disagi e rallentamenti nelle restanti prestazioni legati allo stesso sciopero.

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