Taglio del cuneo fiscale, busta paga
più pesante per 360 mila bergamaschi

Busta paga più pesante questo mese per 360 mila lavoratori bergamaschi grazie all’avvio del taglio del cuneo, così come prospettato dalla manovra finanziaria. Con lo stipendio di questo mese aumenti fino a 100 euro. Corna (Cisl): «Doveroso restituire potere d’acquisto a chi ha sempre pagato».

«Questo è il risultato dell’impegno del sindacato e deve rappresentare l’inizio di una riforma fiscale equa e giusta con la quale si continui a ridurre la pressione fiscale in maniera significativa a tutti i lavoratori dipendenti. È un segnale positivo che comincia finalmente a dare risposta alle nostre richieste. Adesso servirà continuare l’opera di pressione sul governo per tagliare le tasse ai pensionati sui quali grava il doppio della tassazione media». Francesco Corna, segretario generale della Cisl di Bergamo saluta l’arrivo di un intervento sulla capacità di spesa dei lavoratori che il sindacato sta chiedendo da tempo.

La «ricaduta» sulla provincia sarà di circa 60 milioni di euro per il 2020. Il beneficio toccherà i lavoratori che percepiscono stipendi fino a 35 mila euro lordi all’anno, suddivisi per scaglioni e differenziati anche sulla base del percepimento o meno del Bonus Renzi. «Le risorse sono certamente non sufficienti, ma ora si deve iniziare a guardare a come irrobustire le buste paga dei lavoratori. La nostra provincia, soprattutto dopo quanto passato negli ultimi mesi ha bisogno di far ripartire i consumi e mentre per i lavoratori autonomi era già stata inserita una Flat Tax con una serie di agevolazioni, per i lavoratori dipendenti non era ancora stato fatto nulla. È doveroso restituire potere d’acquisto a chi le tasse le paga regolarmente e a chi ha contribuito in maniera importante a sostenere il nostro stato sociale».

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