Ubi e Jannone: nominato consulente
Scintille tra l’ex deputato e la banca

Via libera del Tribunale delle Imprese di Brescia: «Le istanze di Ubi ritenute non meritevoli di accoglimento», spiega l’ex deputato azzurro. Ubi replica: «Il giudice ha riconosciuto la rilevanza della questione preliminare da noi sollevata che ha eccepito la carenza di legittimazione degli attori a impugnare la delibera».

Paolo Bonofiglio, giudice del Tribunale delle Imprese di Brescia

ha sciolto la riserva posta il 5 giugno scorso, nominando consulente tecnico di ufficio) Valerio Galeri, che presterà giuramento il prossimo 17 Luglio.

«Le istanze di Ubi Banca, che aveva formalmente richiesto al giudice delleimprese di non dare proseguo alla mia causa, sono state ritenute non meritevoli di accoglimento», spiega l’ex deputato azzurro in un comunicato stampa.

Giorgio Jannone, in qualità di socio di Ubi Banca e di presidente dell’Associazione azionisti Ubi Banca, assistito dallo studio legale Natale, Pola e Associati di Milano, ha citato in giudizio l’istituto di credito al Tribunale delle Imprese di Brescia, richiedendo l’annullamento dell’assemblea dei soci del 2013 che aveva eletto gli attuali vertici societari.

«Nel contempo – rileva Jannone – la Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo di indagine sulla possibile esistenza di patti parasociali occulti ed in merito ad altre ipotesi di reato commessi da esponenti, a diverso titolo, di Ubi Banca».

«Sono estremamene soddisfatto» commenta Jannone: «Le ragioni di tutti i soci, insieme alle nostre, ragioni che ho avuto la forza di sostenere in sede civile e penale, trovano ogni giorno, grazie al meritorio lavoro della magistratura, della guardia di Finanza di Banca d’Italia e Consob, riscontri sempre più concreti. Andiamo avanti quindi con serenità e determinazione, convinti come siamo di avere impresso una svolta decisiva alla storia di banche colpevolmente autoreferenziali, lontane dalle esigenze dei soci, delle famiglie e delle imprese del territorio».

La replica di Ubi non si fa attendere: Con riferimento al giudizio promosso dal socio Jannone e altri avverso la delibera di nomina del Consiglio di Sorveglianza assunta dall’assemblea dei soci di Ubi Banca in data 20 aprile 2013, si comunica che il giudice istruttore, Bonofiglio, a scioglimento della riserva assunta lo scorso 5 giugno, ha riconosciuto la rilevanza della questione preliminare sollevata da Ubi Banca che ha eccepito la carenza di legittimazione degli attori a impugnare detta delibera».

«Il giudice istruttore ha infatti disposto una consulenza tecnica d’ufficio finalizzata a verificare, come richiesto da Ubi Banca, il soddisfacimento del quorum necessario all’impugnativa della citata deliberazione assembleare. La banca ha appreso con soddisfazione il contenuto del provvedimento del giudice e, pertanto, smentisce le affermazioni del socio Jannone secondo cui le istanze di Ubi Banca non sarebbero state ritenute meritevoli di accoglimento».

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