«Crystal ice», allarme metanfetamine
Primo sequestro allo scalo di Orio

La metanfetamina può causare effetti devastanti sul sistema nervoso centrale e il rischio di una sua diffusione al dettaglio anche nel nostro territorio inizia a preoccupare

In gergo la chiamano «Crystal ice» perché a vederla sembra proprio di trovarsi di fronte a piccoli cristalli di ghiaccio. Che di certo non pensavano di trovare dentro il trolley di un cittadino svizzero arrivato a Orio dall’Olanda, martedì sera i finanzieri e i doganieri dell’aeroporto, che hanno così effettuato il primo sequestro allo scalo cittadino di questa droga chimica la cui diffusione sta facendo alzare le antenne alle forze dell’ordine di Bergamo e provincia.

Il sequestro dell’altra sera alla dogana di Orio è in tal senso emblematico: nel trolley di D. P., 31 anni, residente nel Canton Ticino e assolutamente incensurato, c’erano quasi tre chili e mezzo di «cristalli di ghiaccio». La droga, importata dall’Olanda, appariva granulosa in tre confezioni trasparenti e sottovuoto che il passeggero – arrestato con la pesante accusa di traffico internazionale di stupefacenti – aveva mescolato tra i suoi vestiti nella valigia.

Non si è nemmeno premunito di nasconderla in un doppiofondo o avvolgerla in qualche prodotto che ne occultasse l’odore o, ancora, inserirla in qualche barattolo o confezione: in tal senso la «letteratura» dei sequestri alla dogana di Orio al Serio è sterminata. Ingenuità oppure arroganza di poter superare indenne i controlli alla dogana, vista la tipologia di droga davvero diversa dalle «classiche» scovate in aeroporto? I militari della Guardia di finanza dello scalo non si vogliono per ora sbilanciare e mantengono, come si dice in questi casi, il più stretto riserbo sull’indagine.

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