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Sabato 06 Dicembre 2025
Bergamaschi e laureati, le nostre antenne in tutto il mondo
Unibg e Luberg stanno creando un database dei laureati bergamaschi all’estero per valorizzarne percorsi e contatti, utili a studenti e imprese. Il 14% dei laureati lavora fuori Italia. Il 24 ottobre alcuni ex studenti hanno condiviso le loro esperienze. Il 3 dicembre è stato presentato il portale che raccoglierà profili e opportunità per la comunità Unibg.
Con la cerimonia del 3 dicembre Luberg ha assegnato gli ambiti riconoscimenti talento degli Alumni dell’Università di Bergamo. L’associazione dei laureati dell’UniBg ha assegnato i premi alla Carriera, il Premio agli Studi per i neolaureati del 2025 e quello per il Concorso Letterario. «È stata una serata emozionante, il coronamento di un percorso, il vostro, fatto di risultati e relazioni vere. È un trampolino di lancio verso il futuro», è stato il messaggio della presidente di Luberg, Simona Bonomelli, agli allievi ed ex allievi presenti nell’Aula Magna di Sant’Agostino. È stata la presidente, supportata dalla presentatrice della serata, la giornalista Simona D’Alessio, ad annunciare i premiati. La prima menzione, per la Carriera, è andata ad Andrea Meconcelli - laureato in Economia e Commercio nel 1996 e oggi manager d’azienda -, seguita dalla consegna delle pergamene agli otto neolaureati con il massimo dei voti: Gloria Milesi, Anna Papetti, Sofia Rosa, Irene Vezzoli, Sean Pellegrinelli, Stefano De Carli, Elena Galli e Gaia Parietti.
Fulcro dell’evento è stata però l’assegnazione del Premio del concorso letterario, che ha visto la vittoria di Barbara Bonomi con il racconto «L’inventario dei giorni» (si sono classificate invece seconda Jessica Fava con «Meramyyeh e Falafel» e terza Martina Oneta con il suo «Ancora una Volta»).
L’evento è stato anche l’occasione per presentare i risultati di «Reti Globali», il progetto di ricerca dell’Ateneo che ha analizzato i percorsi professionali dei laureati UniBg nel mondo dal 2008 al 2024.
Un campione di oltre 29mila ex allievi, dalle cui carriere spicca soprattutto l’impronta ormai internazionale. «Il 14% degli studenti campionati attualmente lavora all’estero, perlopiù in Paesi europei come Germania, Spagna, Regno Unito e Svizzera, ma anche in Asia, soprattutto in Cina», ha spiegato la professoressa Giovanna Campopiano, delegata del rettore all’orientamento in uscita, presentando i risultati dello studio, finanziato con un bando di Regione Lombardia.
In videomessaggio è arrivato anche il commento di Raffaele Cattaneo, sottosegretario al Pirellone con delega a Relazioni internazionali ed europee: «Reti globali nasce con l’idea di intercettare la grande opportunità di far conoscere la Lombardia nei luoghi all’estero dove oggi vivono gli oltre 30mila lombardi, specialmente giovani, emigrati dall’Italia», afferma Cattaneo.
Per il rettore Sergio Cavalieri gli esiti del report rappresentano un volano per l’intera Università: «L’idea è creare un network di Alumni al di fuori della Bergamasca. Avere ambassador nel mondo è importante affinché UniBg e il suo territorio siano conosciuti».
Ci sono almeno quattro buoni motivi per conoscere le storie umane e professionali dei bergamaschi che, laureati all’Università di Bergamo, stanno svolgendo la loro attività all’estero. Accrescono la reputazione dell’ateneo cittadino, portano la loro esperienza nei seminari tematici rivolti agli studenti, costituiscono presidi relazionali per le aziende bergamasche in fase di internazionalizzazione. Non solo. Alcuni di loro possono aprire le porte di istituzioni e imprese nelle quali operano per esperienze di stage, summer school e tirocini rivolte agli studenti di Unibg.
Le loro esperienze e i contatti stanno andando a costituire un database gestito da UniBg e da Luberg grazie al sostegno di un bando di Regione Lombardia individuato e promosso dal Rettore dell’Università degli studi di Bergamo Sergio Cavalieri che dice : «Mappare storie e contatti dei nostri ex studenti è un percorso che mi sta molto a cuore perché ne intravvedo le opportunità sia per gli studenti in corso, per i professori e i ricercatori che portano avanti studi che interessano culture diverse, che per le aziende bergamasche che in loro possono individuare avanguardie e consulenti “a portata di mano”».
Le storie che ci piacciono
«Il 14% circa dei laureati nel nostro Ateneo – dice Simona Bonomelli, presidente di Luberg (l’associazione che riunisce i laureati di tutte le facoltà presenti sul territorio bergamasco) – lasciano l’Italia e vanno all’estero a costruire la loro carriera professionale. I dati si riferiscono al periodo dal 2008 al 2024. L’ascolto delle loro storie ci dice che a spingerli ad espatriare ci sono motivi diversi: il sogno di costruirsi una vita lontano da casa, la rincorsa di opportunità professionali non presenti in Italia, l’ambizione di un guadagno maggiore e di un futuro più promettente».
Lo scorso 24 ottobre alcuni di loro si sono incontrati in un evento dal titolo «Reti globali – Professionisti Unibg nel mondo» per condividere le esperienze professionali. «È stato molto emozionante – prosegue Bonomelli – avvertire l’interesse unanime a riattivare i contatti con l’università che li ha formati. Tre di loro hanno partecipato all’incontro in presenza e, da Svizzera, Spagna e Germania si sono presentati nella sede dei dottori commercialisti che ha ospitato l’incontro. Un quarto laureato UniBg si è collegato da Seattle . Due di loro sono laureati in economia e commercio, uno in giurisprudenza e uno in ingegneria gestionale. Tra di loro uno solo ha scelto di rientrare a Bergamo»
Nel corso del citato evento hanno raccontato le storie della loro carriera (e ora saranno i primi nomi che appariranno nel data base) Luca Ferraiuolo, laureato in Giurisprudenza e oggi Enrollment Advisor per Sommet Education a Ginevra; Guendalina Bolis, laureata in Economia e Commercio e ora Cfa / Investment Director a Madrid; Silvia Guerinoni, general manager di L’Oréal Italia con una lunga esperienza internazionale; Matteo Frigerio, laureato in Ingegneria Gestionale e sales manager per Hilti North America a Seattle; Michael Cereda, laureato in Ingegneria Informatica e attualmente Cto & Co-Founder di una startup di cybersecurity a San Francisco.
Presentazione del portale
Il 3 dicembre il portale con il data base in fase di arricchimento è stato presentato dal Rettore Sergio Cavalieri e dalla presidente di Luberg Simona Bonomelli e con la sua condivisione sarà possibile arricchirlo con profili e contatti dei bergamaschi laureati nei 57 anni dalla fondazione di Unibg e ora residenti all’estero. «In questo inizio di raccolta dati, i contatti ci vengono dal passaparola e dai profili Linkedin presenti online. Sono gli unici dati che possiamo usare per restare nel perimetro dei dati utilizzabili secondo il regolamento Gdpr in vigore. Questa limitazione comporta una disponibilità parziale dei profili perché Linkedin è utilizzato principalmente da professionisti che operano in area business. Siamo però fiduciosi che la viralità del portale che metteremo online saprà far confluire anche i contatti dei laureati in materie umanistiche la cui carriera professionale segue altri canali di profilazione. È davvero un peccato non poter usare le mail che gli studenti ci hanno lasciato al termine del loro corso di studio negli anni in cui il trattamento dei dati non prevedeva alcuna autorizzazione al loro utilizzo». Il tratto comune che ci pare unisca i laureati in UniBg? «La nostra università è nata e ha assimilato naturalmente il respiro della popolazione bergamasca – dice il Rettore Cavalieri - e dunque non può che incarnarne la concretezza, il rispetto per lo studio e la necessità della formazione continua».
«C’è un altro risvolto che da professionista intravvedo nella costituzione di questo database – prosegue Bonomelli – la capacità di orientare, attraverso la condivisione dell’esperienza, le scelte di lavoro dei neo laureati. Le possibilità che si aprono nel mondo del lavoro sono molto ampie così come la scelta dell’ambito in cui impegnarsi, la conoscenza concreta delle prospettive di carriera e le difficoltà e gli ostacoli che si incontrano. Ma anche semplicemente la conoscenza degli usi e costumi dei paesi nei quali si progetta il trasferimento».
Sono ancora in aumento i corsi di studio in lingua disponibili in università: dodici percorsi sono completamente in inglese, ci sono le triennali, il Phd, le alleanze con le altre università straniere con il progetto Bauhaus e gli accordi attivati dal Rettore in viaggi recenti in India, Etiopia e Cina. «Proprio in quest’ultimo viaggio - racconta il rettore Cavalieri - UniBg ha chiuso un accordo con la Camera di commercio italo-cinese la cui sezione di Shangai è presieduta da uno dei nostri laureati Lorenzo Riccardi. Verrà attivato un tavolo di lavoro reale e virtuale a base Far-East che saprà affiancare studenti UniBg e imprese del territorio interessate alla Cina». In Cina il Rettore ha incontrato il bergamasco Ceo della Danieli Giacomo Mareschi Danieli, azienda multinazionale italiana siderurgica di Udine e l’ex Ceo della Ferrari Giuseppe Cattaneo che dalla Cina è rientrato ora a Maranello.
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