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Martedì 12 Novembre 2024
Stereotipi di genere nelle musiche degli spot di giocattoli
 Gli   spot pubblicitari dei giocattoli  per bambini   veicolano stereotipi di genere  non solo attraverso le parole e le immagini, ma   anche mediante suoni e musiche  . Lo dimostra lo studio   pubblicato  sulla rivista Plos One lo studio della Queen Mary University di Londra che vede come primo autore l'italiano Luca Marinelli, attualmente impegnato in un dottorato di ricerca su musica e intelligenza artificiale. 
 
 In anni di ricerche, "il   ruolo della musica  nella   rappresentazione di genere  è stato   ampiamente ignorato  - afferma Marinelli - ma i nostri risultati mostrano che   le colonne sonore sono fondamentali  nel   plasmare la percezione di genere  fin   dalla più tenera età  ". 
 
 Analizzando un ampio campione di spot pubblicitari di giocattoli trasmessi nel Regno Unito, i ricercatori hanno identificato evidenti   differenze negli stili musicali  utilizzati nelle pubblicità rivolte a maschi e femmine.   Negli spot per bambini  , le colonne sonore tendono a essere più   rumorose  ,   irritanti  e   distorte  , rafforzando il concetto di mascolinità attraverso paesaggi sonori più aspri. Al contrario,   gli spot pubblicitari rivolti alle bambine  presentano   musiche più soft e armoniose  , rafforzando le tradizionali associazioni con il concetto di femminilità.
 Lo studio approfondisce inoltre le   radici storiche e culturali  delle   associazioni tra determinati strumenti musicali e identità di genere  . L'   arpa  , per esempio, è spesso percepita come   femminile  a causa della storica associazione con le donne nei salotti francesi del XVIII secolo, mentre i   tamburi  , a lungo utilizzati in guerra, sono solitamente associati alla   mascolinità  . 
 
 "Queste scelte di progettazione sinergiche non sono casuali; sono deliberatamente in linea con le consolidate norme di genere", osserva Marinelli. 
 "La musica di genere nella pubblicità non influenza solo il modo in cui vengono commercializzati i giocattoli, ma plasma anche l'esperienza affettiva dello stesso spot pubblicitario", sottolinea il coordinatore dello studio, Charalampos Saitis. "I bambini ricevono questi messaggi a più livelli e   l'impatto emotivo della musica rafforza il binarismo di genere  in modi sottili ma potenti".
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