Marcella Messina: «Assessora e mamma, un gioco di incastri, ma noi donne ne siamo capaci»

Un’intervista a tutto tondo con Marcella Messina, assessora alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo.

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Dalla sua infanzia, «con un’educazione rigida dettata da un padre preside e una mamma insegnante» al suo ruolo di mamma, e di politica, attenta al territorio e al mondo del Sociale.

«Devo ringraziare i miei genitori - dice -, perché la loro educazione mi ha portato a puntare sempre verso l’alto». Ora con suo figlio «riporto nello zainetto la mia storia e sono una mamma attenta, che cerca di conciliare il tempo con lui e quello sul territorio, per il mio lavoro».

Marcella Messina è originaria di Monterosso e ora vive nel quartiere tra San Paolo e Loreto: «Mi sono sempre occupata di Sociale e continuo a farlo, la mia Bergamo del futuro guarda lì: una Bergamo che accoglie, ascolta, capace di trovare le soluzioni partendo sempre dal basso. Soluzioni che non abbiano solo il “cappello” del Comune, ma che siano un tutt’uno con il territorio».

Come è essere donna nel mondo politico bergamasco? «Una grande possibilità per esprimere un forte potenziale per tutte le donne: c’è una determinazione e trasversalità di azione, dove le differenze sono una risorsa. Essere donna permette di avere uno sguardo e una prospettiva diversa». E vuol dire fare «i salti mortali per conciliare tutto - continua Marcella Messina che conclude -: È un gioco di incastri e di equilibri: noi donne dobbiamo dirci brave, perché non ce lo diciamo mai».

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