Bergamo e «Crocetta export»

di Franco Cattaneo

Il bergamasco Antonello Pezzini, persona pratica che conosce bene la burocrazia italiana ed europea perchè da 20 anni lavora a Bruxelles, potrebbe lasciare il fresco incarico di consulente dell’assessorato all’Energia della Regione Sicilia, guidata da Rosario Crocetta.

Il bergamasco Antonello Pezzini, persona pratica che conosce bene la burocrazia italiana ed europea perchè da 20 anni lavora a Bruxelles, potrebbe lasciare il fresco incarico di consulente dell’assessorato all’Energia della Regione Sicilia, guidata da Rosario Crocetta. «Quello che a Bergamo - ha detto - facciamo in un mese, qui, con tutti questi cavilli, lo si fa in un anno».

Vabbè, siamo uomini di mondo e questo è uno di quei casi in cui l’ovvietà coincide con il ritorno al senso delle proporzioni, se non della realtà. Però ricordiamo che all’inizio di settembre Crocetta, a capo di una Giunta di centrosinistra con il pivot del suo movimento, Megafono, era stato a Bergamo per un incontro con gli artigiani e gli industriali per esportare la buona novella. In quella occasione aveva lanciato, en passant, la candidatura, formato export, a sindaco di Bergamo del suo assessore al Turismo e alla Cultura, Michela Stancheris, originaria della nostra terra. Il Megafono, allora, stava avendo un quarto d’ora di notorietà, ma oggi subisce il logoramento tipico di un nuovismo malmesso e finito nel tritatutto della politica di sempre.

A suo tempo la Lega, appena avuto il sentore di qualcosa di siculo, aveva messo mano all’artiglieria pesante a prescindere. La questione, e lo diciamo con il massimo rispetto agli amici siciliani, è che per dare lezioni bisogna avere i fondamentali a posto: non è il caso di Crocetta . Tanto più che nelle condizioni date il format Crocetta è parso come uno sberleffo ai politici bergamaschi, immeritevoli di cotanta dottrina. E la ritirata di Pezzini lo dimostra.

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