Lo stipendio del premier

Allora la sforbiciata c’è stata. Lo si nota andando a leggere i redditi e i patrimoni dei ministri del governo Renzi, messi online in virtù della trasparenza. Riguardo a quest’ultima notiamo maggiore osservanza da parte dei politici di quanta non ce ne sia nei paesi.

Allora la sforbiciata c’è stata. Lo si nota andando a leggere i redditi e i patrimoni dei ministri del governo Renzi, messi online in virtù della trasparenza. Riguardo a quest’ultima notiamo maggiore osservanza da parte dei politici di quanta non ce ne sia nei paesi, dove buona parte degli assessori e dei consiglieri comunali si guardano bene dal rendere pubblici i loro compensi.

Tornando a noi, notiamo che lo stipendio del presidente del Consiglio è di 114.796 euro lordi, mentre da sindaco di Firenze guadagnava 145.272 euro. Stesso reddito per il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che l’anno scorso aveva incamerato 216.000 euro da capo economista dell’Ocse. Scende anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che nel 2012 aveva guadagnato 192 mila euro al vertice delle Coop rosse.

Il trend è invertito e la spending review (a proposito, dov’è finito Cottarelli?) deve continuare. E’ uno dei motivi di massimo attrito in Parlamento e soprattutto in Senato, dove i rappresentanti dei cittadini sembrano molto più riottosi del Governo nel mettersi sulla strada del sacrificio. L’esempio dell’esecutivo è apprezzabile, anche perché l’emolumento rappresenta più del cinquanta per cento rispetto al compenso annuo dei supermanager di Stato, per i quali è da poco scattato un tetto da 311 mila euro. Cifra che ha fatto indignare (troppo bassa) i vertici di molte società partecipate. Come dicevano i giovani francesi in piazza nel ’68? «Ce n’est qu’un début». Siamo solo all’inizio.

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