Mutti: «Per tornare in corsa
servono 8 punti in 4 partite»

Lasciata alle spalle la sconfitta di San Siro contro il Milan, che ha portato l'Atalanta a cinque lunghezze dalla salvezza, l'allenatore Lino Mutti guarda ai prossimi impegni e alle decisive gare in programma nel mese di marzo (Udinese, Livorno e Cagliari in casa, Parma in trasferta). «Per tornare in corsa per la salvezza servono almeno otto punti nelle prossime 4 partite – esordisce il mister orobico –. Innanzitutto pensiamo a battere l'Udinese. La squadra ce la sta mettendo tutta anche se negli episodi siamo sfortunati».

La sconfitta contro il Chievo Verona pesa ancora sulla classifica atalantina e contro la squadra friulana, coinvolta nella lotta per non retrocedere, sarà fondamentale non ripetere il primo tempo della partita con i  veronesi. «Non bisogna caricare troppo l'ambiente e creare ulteriori pressione ai ragazzi - afferma deciso Mutti –. Ci aspettano settimane di passione: dobbiamo essere bravi anche a gestire la tensione che i giocatori si sentono addosso».

Prima di parlare del prossimo avversario l'allenatore atalantino apre una parentesi su quanto successo a Milano. «Fino alla involontaria deviazione di Bianco, che ha permesso a Pato di realizzare con bravura il vantaggio milanista, abbiamo fatto una partita perfetta, costruendo meglio e giocando ad alti ritmi. Il gol di Valdes ha riaperto il match, ma il rigore abbastanza discutibile ha pesato sulla testa dei giocatori».

Ora è necessario battere l'Udinese se si vuole continuare a sperare nel sogno salvezza; quali armi bisognerà mettere in campo? «Dovremo proporre qualcosa di più, anche per tenere bloccati gli esterni friulani Isla e Pasquale, che danno ottimi rifornimenti: utilizzare per esempio due attaccanti o tenere alti gli esterni. Dovremo essere bravi a tenere testa anche al loro centrocampo e a Di Natale. Non bisognerà sbagliare niente e allo stesso tempo fare la partita».

Essere etichettato come buono e mite e per questo non essere considerato dai media fa innervosire lo stesso allenatore atalantino. «La sudditanza che andiamo cercando a livello arbitrale – conclude Mutti – la riscontriamo nei media. Non mi sta bene che una persona disponibile venga messa in disparte per l'arrivo di un allenatore più importante. L'Atalanta vuole rispetto e considerazione al di là del momento che sta attraversando: ci deve essere la giusta sequenza in base alla disponibilità per essere intervistati. Ognuno merita la classifica che ha, ma ci sono atteggiamenti sbagliati verso le piccole squadre: certi episodi, come successo a noi nella partita contro il Chievo, non vengono mai discussi, a differenza di quanto succede ad altre società più blasonate».

Simone Masper

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