Atalanta, trattative per la vendita
Percassi: «Non c'interessa»

Tutti smentiscono, ma la trattativa è in corso. La città e gli organi d'informazione ne parlano e ci sono parecchi segnali che fanno pensare a una scelta radicale della famiglia Ruggeri, sempre chiusa nel silenzio. L'Atalanta è in vendita e la proprietà sta mostrando i libri contabili a dei possibili acquirenti, però entrambi gli imprenditori bergamaschi indicati come nuovi potenziali azionisti di maggioranza smentiscono categoricamente di essere interessati all'operazione. Sì, sia Cesare Valtellina che Antonio Percassi ieri hanno negato qualsiasi trattativa. Cesare Valtellina è stato fermissimo: «Vi ringrazio di avermi contattato, perché voglio porre fine a queste chiacchiere infondate. Non abbiamo sentito nessuno, non abbiamo mai pensato a un'operazione del genere. Vi prego di scrivere che l'Atalanta è fuori degli obiettivi aziendali e personali della nostra famiglia». Quindi, se davvero esiste una cordata di imprenditori interessati alla costruzione stadio, non è la famiglia Valtellina a condurla. Ancor più dura è la presa di posizione di Antonio Percassi, che ieri, raggiunto telefonicamente, è stato addirittura brusco. «Ribadisco che non c'è stato alcun contatto, non c'è alcuna trattativa in corso, non siamo interessati ad acquisire partecipazioni nell'Atalanta. Punto e basta».

Eppure nell'ambiente ci sono segnali che comunque portano a lui. Per esempio risulta che da inizio settimana Percassi non si sia ancora mosso da Bergamo, cosa molto inusuale per lui. E pare anche che abbia annullato un importante viaggio d'affari all'estero. Vedremo. Anche perché comunque Percassi è il nome che fa sognare gran parte dei tifosi atalantini. Non si può peraltro escludere che ci siano in campo altri interlocutori non bergamaschi.

Di certo, comunque, la famiglia Ruggeri sta valutando la cessione. I segnali che arrivano da Zingonia sono ormai evidentissimi. In sede la sensazione comune a tutti è che si stia vivendo un'assoluta provvisorietà, in attesa di eventi che sono nell'aria, ma dei quali non c'è notizia certa. Però qualcosa si muove. È di ieri sera la notizia della convocazione del Consiglio d'Amministrazione per giovedì prossimo, 20 maggio, alle ore 11 a Zingonia. Il terzo punto all'ordine del giorno prevede l'esame della situazione economica e finanziaria e il budget per la stagione 2010-2011. Ma il primo recita: «Comunicazioni del presidente». E se Alessandro Ruggeri annunciasse la svolta, il resto dell'odg sarebbe superato. Dato che la famiglia ha promesso dichiarazioni per l'inizio della prossima settimana, subito dopo la gara di fine stagione con il Palermo, vedremo cosa succederà. Nel frattempo è chiaro che già da lunedì Alessandro e Francesca Ruggeri hanno drasticamente ridotto le loro presenze a Zingonia. Prima c'erano sempre, adesso si vedono molto meno. Un cambiamento che è percepibile anche in alcune non-decisioni strategiche. Una per tutte: dopo le sollecitazioni dell'Amministrazione comunale di Bergamo era stata Francesca Ruggeri, il 16 aprile, ad annunciare la presentazione del progetto per il nuovo stadio «entro qualche settimana». Di settimane ne sono già passate quattro, ma del progetto in Comune non c'è ancora traccia.

E mentre adesso sono i giocatori ad esprimere preoccupazione (si legga qui sotto l'intervista a Tiribocchi), ci sono tanti altri dettagli: il direttore generale Cesare Giacobazzi d'un tratto pare non decida più nulla, rimandando tutti alla famiglia Ruggeri; i giocatori solo mercoledì hanno saputo che la stagione si chiuderà definitivamente domenica dopo la partita (tre giorni prima del rompete le righe, e i sudamericani devono volare a casa...) e che ripartirà il 1° luglio, con le visite mediche. Infine Brentonico - il comune trentino che ospiterà il ritiro precampionato - soltanto ieri ha avuto conferma della presenza dell'Atalanta da domenica 4 a sabato 17 luglio. Due settimane di ritiro, per il resto tutto tace. Logico: il resto potrebbe deciderlo una nuova proprietà.

Pietro Serina

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