La telefonata ad Antonio Percassi
«Compra?» «Arrivederci e grazie»

Buonasera Percassi. Com'è difficile rintracciarla...
«Sto lavorando».
All'acquisto dell'Atalanta?
«No».
Ci sta dicendo che la trattativa con i Ruggeri è davvero definitivamente chiusa?
«Non c'è alcuna trattativa in corso, e anche se ci fosse sarei tenuto alla riservatezza. Su questo punto non ho altro da aggiungere».
Alessandro Ruggeri ha detto che venderà l'Atalanta solo a persone serie e affidabili e di lei ha detto che è una persona seria e affidabile.
«Lo ringrazio molto per questo apprezzamento. Ho stima della famiglia Ruggeri e di quello che ha fatto in questi anni per l'Atalanta».
Ma l'Atalanta le interessa?
«Ci sono cresciuto, ci ho giocato, ne sono stato anche presidente. L'Atalanta ce l'ho e l'avrò sempre nel cuore».
Questo lo dicono tutti...
«Guardi, per me l'Atalanta è come una regina, non vorrei che finisse per essere trattata come una serva».
Cosa intende dire?
«Che chiunque fosse interessato a comprarla dovrebbe farlo solo per renderla ancora più grande e più amata. Senza altri fini. Non c'è bisogno dell'Atalanta per fare impresa, questo è un dato di fatto».
È un messaggio ai possibili avventurieri?
«No, ma va sottolineato che lo scopo dell'Atalanta è giocare a calcio, allevare i futuri campioni, divertire il pubblico e tenere alto il nome di Bergamo. Lo scopo non è ottenere visibilità o cercare chissà quali altri benefici».
Per esempio costruire il nuovo stadio?
«Lo stadio bisogna farlo, ma solamente nell'interesse dell'Atalanta»
Ma lei si considera innamorato dell'Atalanta?
«Credo lo siano tutti quelli che mettono soldi nel calcio. Non si potrebbe resistere a tutte le pressioni che ci sono, se non si fosse innamorati».
I Ruggeri venderebbero...
«Bisogna lasciarli decidere con serenità. Scegliere di restare o di passare la mano non è facile per nessuno. Servono calma e lucidità e soprattutto occorre la capacità di non farsi condizionare dalle inevitabili pressioni dell'ambiente».
E lei l'Atalanta la comprerebbe?
«Mi hanno offerto tante altre squadre, anche di serie A. Non mi interessano».
L'Atalanta invece?
«Arrivederci, grazie della telefonata...».
Ok, va bene. Chiama lei o chiamano i Ruggeri?
«Arrivederci, arrivederci...».

Pietro Serina

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