Divorzio lampo Comark-Salieri
Il tecnico ha rescisso il contratto

Non è nemmeno iniziata l'avventura di Stefano Salieri alla guida della Comark Treviglio, nonostante il coach bolognese avesse sottoscritto ventiquattro giorni or sono un contratto biennale con il sodalizio della Bassa. Si è così concluso con il classico colpo di scena quello che, non a caso, qualcuno aveva etichettato come l'inedito «giallo di giugno» nell'ambito del basket bergamasco.

Di fronte all'inequivocabile scelta della dirigenza Comark di non cedere alla richiesta di Salieri di portarsi a Treviglio l'assistente Federico Grandi e il fisioterapista Giacomo Borsari, sempre Salieri ha optato per la rescissione dell'accordo controfirmato all'inizio del mese.

Non ce la sentiamo di prendere posizione sulla vicenda, anche se una cosa è certa: sul contratto ormai sciolto non c'era alcun cenno sulle intenzioni di Salieri di avvalersi dei suoi due collaboratori, già nel suo staff nella passata stagione a Ozzano.

Una dimenticanza quella di Salieri? Difficile stabilirlo. Di sicuro dall'inedita vicenda nessuno se ne avvantaggia: la Comark deve, innanzitutto, rivedere precipitosamente le sue strategie tecniche. A Salieri il presumibile affanno nella ricerca di una nuova sistemazione.

Inoltre, quanto a immagine, riteniamo che nessuna delle due parti ne abbia guadagnato. Adesso, al general manager Euclide Insogna non resta che rituffarsi sul mercato alla caccia del sostituto. Per Insogna, al suo ventesimo campionato a Treviglio, si tratterà di ricontattare subito i coach precedentemente interpellati.

In cima alla lista, anche se alla Comark, sull'argomento mantengono le bocche ben cucite, c'è il bergamasco doc Stefano Vanoncini, tuttora libero e che rientrava da un po' nei piani societari. A favore di Vanoncini, oltre a una riconosciuta serietà e professionalità, c'è il fatto che conosce a fondo l'ambiente trevigliese.
 Arturo Zambaldo

© RIPRODUZIONE RISERVATA