Fischi e «andate a lavorare...»
Colantuono dribbla le polemiche

Dopo la figuraccia di Piacenza, l'Atalanta è incappata in un'altra sconfitta. Stavolta ha un sapore diverso, ma la sconfitta comunque brucia perché se è vero che vincere aiuta a vincere, perdere aiuta a perdere. Stefano Colantuono stavolta ha ancora meno voglia di parlare. Si concede solo ai microfoni di Bergamo Tv. Un'intervista veloce, poi scappa via evitando le interviste degli altri giornalisti che lo stavano aspettando.

Poche parole e poche note positive, anche se qualche giustificazione rispetto a Piacenza stavolta c'è. Colantuono le snocciola subito, a cominciare da un attacco forzato e improvvisato. «Eravamo in una situazione di difficoltà - ha detto il mister nerazzurro - visto che non avevamo punte di ruolo in campo. La defezione di Ardemagni si è fatta sentire, davanti abbiamo dovuto fare di necessità virtù. Non c'era peso specifico. Nel finale ho provato a inserire anche Ruopolo, ma era in preventivo un suo utilizzo part-time perché ci serve con il Padova». Il risultato però è stato che in tutta la partita l'Atalanta non è mai riuscita a tirare nello specchio della porta di Mazzoni.

Non tutto è da buttare. Colantuono comunque salva l'impegno dei suoi giocatori. «La squadra ha lottato e si è battuta, ma purtroppo è arrivata questa sconfitta frutto di un episodio sfortunato. Ruopolo mi ha detto di aver deviato la palla con la spalla dopo il colpo di testa di Cellerino. Però i ragazzi hanno fatto il massimo, si sono impegnati. Avevamo anche gente che non ha i 90 minuti nelle gambe e quindi era prevedibile che nel finale accusasse un po' di fatica. Dispiace perdere per un gol nel finale, volevamo passare il turno. Sono contento per Possenti che ha fatto l'esordio e una buona partita contro un cliente difficile come Pagano».

Oltre all'eliminazione, la nota più negativa di giornata è l'infortunio di Manfredini che preoccupa soprattutto in chiave campionato. «Purtroppo dopo Talamonti si è rifatto male anche Manfredini. Ha questo problema al soleo, oggi (ieri per chi legge, ndr) già stava meglio, ma sarà decisiva l'ecografia in programma domani (oggi, ndr). Speriamo nuovamente qualcosa di grave».

Intanto per qualche giorno viene a rimpolpare il reparto arretrato Michele Ferri. Chiaramente non si può considerare un rinforzo difensivo a meno che non venga poi tesserato. Colantuono intanto sull'argomento non si sbilancia. «Il suo procuratore - dice il mister - ha chiesto alla società di fargli fare questo provino e la società ha accettato. Si allenerà con noi per qualche giorno, poi vedremo».

L'ultima considerazione è per lo stadio. Alla fine spaccato in due: la curva che canta per incoraggiare la squadra, la tribuna e il parterre che fischiano e invitano tutti ad andare a lavorare. Colantuono dribbla le polemiche. «Non mi va di commentare queste cose. L'importante è che quando dovevamo fare ammenda per la prova di Piacenza, l'abbiamo fatto. I ragazzi anche in questa partita hanno fatto il massimo, si sono impegnati e hanno fatto tutto il possibile per cercare di passare il turno di Coppa Italia. E di certo siamo tutti dispiaciuti per questa eliminazione. La curva alla fine cantava e la tribuna contestava? Vabbè, ci sta, sono cose che succedono in tutti gli stadi».

Guido Maconi

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