Corti: «Così ho scoperto Cavani
nel 2007 all'epoca del Palermo»

Napoli si specchia nei gol di Cavani e sogna Maradona e uno scudetto che manca dai tempi del Pibe de oro. L'Italia si accorge ora di lui, ma c'è chi come Beppe Corti, attuale responsabile dell'area scouting dell'Atalanta, lo ha scoperto con anni d'anticipo.

Napoli si specchia nei gol di Cavani e sogna Maradona e uno scudetto che manca dai tempi del Pibe de oro. Capocannoniere del campionato, 17 gol in 25 partite contando l'Europa League, l'Italia si accorge ora di lui, ma c'è chi come Beppe Corti, attuale responsabile dell'area scouting dell'Atalanta, lo ha scoperto con anni d'anticipo e lo ha fatto prendere al Palermo.

Corti, ma dove l'ha scovato uno così?
«Ai campionati sudamericani Under 20 in Paraguay nel 2007».

La partita?
«Uruguay-Cile, c'eravamo noi del Palermo e un'altra società. Mi è bastato poco: dopo 10-15 minuti vedi se un giocatore ha talento, perciò ho chiamato subito il nostro direttore Foschi. Gli ho detto che avevo visto un giocatore da prendere subito. Il giorno dopo l'avevamo ingaggiato. La tempestività è fondamentale».

Costo dell'operazione?
«Tre milioni. Non erano pochissimi, ma se pensiamo a quanto vale adesso...».

Era già così forte?
«Probabilmente in quel torneo c'erano giocatori brasiliani che qualitativamente erano meglio, ma in Cavani ho subito visto la mentalità del calciatore europeo. Pensare che mesi prima aveva partecipato al Viareggio e nessuno l'aveva preso».

Cosa la colpì in particolare?
«Faceva la punta esterna, rientrava, copriva, giocava con personalità, ma mi impressionò la sua grande abnegazione. Che ho rivisto in Eto'o terzino nella finale di Champions. La grande forza di Cavani è l'intelligenza di mettersi al servizio anche di quei compagni magari meno bravi: è un attaccante moderno, ha qualità tecniche, corsa, generosità. E all'inizio a Palermo forse ha pagato la troppa generosità, ma poi è esploso».

Ma come si fa a pescare giocatori come Cavani?
«Ci vuole tempo e pazienza. A volte si dice che si spende troppo nei viaggi, ma un colpo come Cavani ripaga dieci anni di viaggi».

Ma l'Atalanta potrà un giorno scovare un Cavani?
«Giocatori così ne nascono uno ogni tanto. Per scoprirli devi avere alle spalle una organizzazione di scouting di un certo tipo. All'Atalanta ci stiamo muovendo bene. Talenti potenzialmente come Cavani ce ne sono ancora, ma per non avere la concorrenza dei grandi club devi puntare sui più giovani, i 92 e 93 e persino 94».

Sarete presenti ai prossimi Sudamericani Under 20 in Perù?
«Certamente. Ma sono competizioni seguite da 70-80 società e bisogna agire velocemente. Ma abbiamo già 2-3 obiettivi grossi».

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