Cigarini: A Parma guardavo Veron
Adesso temo Floccari e Giovinco

Luca Cigarini, centrocampista atalantino, e il suo ritorno nell'amata Parma. Quelle storie che sembrano uscite da un libro di racconti per bambini, dove il ragazzino con il pallone realizza il sogno ed entra - dopo le giovanili - nella prima squadra parmense.

Luca Cigarini, centrocampista atalantino, e il suo ritorno nell'amata Parma. Quelle storie che sembrano uscite da un libro di racconti per bambini, dove il ragazzino con il pallone ed il suo sogno viene selezionato da piccino e dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile esordisce nella prima squadra parmense. E ora ci ritorna, convinto che sarà una partita come le altre, anche se i ricordi verranno a galla più di una volta.

«Fa sempre piacere ritornare a Parma, anche perché ritrovo tanto amici – afferma il centrocampista nerazzurro -. Sono arrivato lì da esordiente e sono approdato in prima squadra. Lì si sta molto bene, è una bella città e ho lasciato persone a cui sono ancora affezionato. Ancora mi sento con Mauro Rabitti, il mio allenatore degli Allievi che mi ha permesso di arrivare a certi livelli. Eravamo un bel settore giovanile dal quale sono usciti gente come Dessena, i due Rossi, Lupoli ».

Come se non bastasse fare parte del settore giovanile del Parma negli anni 90 significava seguire le gesta di campioni del calibro di Zola, Asprillia, Cannavaro, Buffon, Thuram, Crespo solo per fare qualche nome e sognare un giorno di percorrere la loro strada. Su tutti il centrocampista atalantino sceglie Juan Sebastian Veron, centrocampista di classe e dai piedi vellutati autore di stagioni da favola in maglia gialloblù.

«C'era Veron che mi faceva impazzire, un grande giocatore. Per il ruolo potevo avvicinarmi a lui e proprio per questo lo ammiravo. Ogni tanto li incontravamo e da ragazzino era bello vedere all'opera certi campioni proprio vicino a te. Il ricordo più bello in prima squadra è stata la salvezza raggiunta con Ranieri, per la squadra è stato un momento importante».

Lasciato alle spalle il passato Cigarini si butta sulla sfida in programma al Tardini domenica 23 ottobre alle 15. Del Parma il centrocampista classe 87 teme il duo d'attacco formato da Floccari, ex di turno, e Giovinco.

«Con il Napoli hanno fatto una grande partita. Stanno bene, sono in forma e hanno giocatori eccezionali. Sono in un momento di grazia e sono tra le squadre più in forma. Giovinco e Floccari sono tra gli attaccanti più forti in Italia. Sergio lo conosciamo tutti, mentre Giovinco è un grande giocatore e lo sta dimostrando. Sono il punto di forza della squadra».

Contro i ducali l'Atalanta si presenterà priva di Manfredini e con un Moralez in attesa di rilancio. «Puntiamo al massimo, anche a vincere sempre, siamo in una situazione difficile e dobbiamo fare più punti possibili. Se riusciamo a fare punti importanti ci troveremo in una situazione positiva alla prossima pausa. Fallire vorrebbe dire capovolgere la classifica e affrontare un altro tipo di campionato. Maxi non sta passando un periodo brillantissimo, ma è indispensabile perché lavora per tre e a noi centrocampisti sta dando una grossa mano. L'assenza di Manfredini peserà, perché è fondamentale, ma a Genova abbiamo giocato senza di lui e chi lo ha sostituito si è comportato benissimo. Le caratteristiche di chi lo sostituirà saranno diverse, ma non per questo dovrà cambiare l'idea di gioco della squadra: cambiano gli interpreti, ma non la filosofia del gruppo».

Simone Masper

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