L'incubo di un lungo stop
Marilungo: attesa per la risonanza

La settimana terribile non poteva che concludersi così, con Marilungo che lascia il campo in lacrime su una barella. Lo spavento è stato tremendo. E se sarà giustificato lo sapremo soltanto lunedì sera, dopo la risonanza magnetica. Con Marilungo ko, chi accanto a Denis? Vota il sondaggio.

La settimana terribile non poteva che concludersi così, con Marilungo che lascia il campo in lacrime su una barella. È presto per trarre conclusioni, ma lo spavento è stato tremendo. E se sarà giustificato lo sapremo soltanto lunedì sera quando la risonanza magnetica stabilirà la gravità dell'infortunio.

La speranza è che alla fine abbia ragione il cauto ottimismo trapelato nel dopo-partita, ma è impossibile avere certezze. Per ora c'è solo la prima diagnosi (trauma distorsivo al ginocchio destro) e il sorriso di Marilungo mentre lascia San Siro in stampelle e col ginocchio destro immobilizzato.

Un sorriso più di speranza che di cortesia e già questo è un segnale. «Non mi ero mai infortunato prima d'ora - dice con un fil di voce - per cui non so cosa dire, non posso dire se ho sensazioni positive o negative. In campo mi è sembrato che il ginocchio mi uscisse e rientrasse, ma ora non mi fa male e non si è gonfiato. Aspettiamo gli esami».

Può essere tutto o niente: la peggiore delle ipotesi in questi casi è un interessamento del legamento crociato, ma la speranza è che si tratti di un incidente molto meno grave.

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