Carobbio: «Mi sono tolto un peso
Nel calcio va così da una vita»

Filippo Carobbio con le sue parole coinvolge personaggi eccellenti nell'inchiesta sul calcioscommesse e le reazioni non sono mancate. «Mi sono assunto le mie responsabilità. Quello che avevo da dire su Conte e gli altri l'ho detto a Palazzi e al pm. Spero di aver preso la strada giusta».

Filippo Carobbio con le sue parole coinvolge personaggi eccellenti nell'inchiesta sul calcioscommesse e le reazioni non sono mancate. «Mi sono assunto le mie responsabilità - afferma l'ex calciatore in un'intervista a la Repubblica - Quello che avevo da dire su Conte e gli altri l'ho detto a Palazzi e al pm. E spero di aver preso la strada giusta. Sono colpito dall'essere l'unico ad aver detto finalmente le cose come stavano».

«Perché ho parlato? Non ho nulla da perdere. Ho 32 anni, la mia carriera è finita. Almeno così mi sono pulito la coscienza, mi sono tolto un peso. Ho raccontato come funziona un mondo che non è come la gente lo immagina. Nel calcio le cose vanno avanti così da una vita e tutti hanno troppo da perdere per cambiare davvero le cose».

«Personalmente nell'istante in cui sono uscito dalla stanza di Palazzi sono tornato ad essere quello che sono sempre stato, un ragazzo trasparente, normale, che giocava a pallone, non era Maradona, ma faceva con serietà il proprio mestiere. E adesso? Passerò i guai. Spero che non mi radino perché mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, magari insegnare ai bambini a giocare».

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