Plusvalenze nelle compravendite
Il pm chiede la condanna di Marino

Due anni di reclusione per Gino Pozzo, un anno e sei mesi per Franco Soldati e Pierpaolo Marino. Queste le richieste di condanna per le plusvalenze nelle operazioni di compravendita incrociata tra Udinese e Venezia e Udinese e Genoa.

Due anni di reclusione per Gino Pozzo, un anno e sei mesi per Franco Soldati e Pierpaolo Marino. Queste le richieste di condanna per le plusvalenze nelle operazioni di compravendita incrociata tra Udinese e Venezia e Udinese e Genoa formulate dal pubblico ministero Lucia Terzariol nei confronti dei vertici della società bianconera, al termine del dibattimento davanti al Tribunale di Udine.

In particolare il pm ha chiesto la condanna per l'emissione di fatture per operazioni inesistenti legate alla compravendita dei giocatori Behrami e Boisfer tra Udinese e Genoa del 23 giugno 2004, oltre all'indicazione di elementi passivi fittizi nelle dichiarazioni dei redditi della società ai fini di evadere le imposte sui redditi e sull'Iva.

Per tutte le operazioni con il Venezia e quelle precedenti con il Genoa il pm ha chiesto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione, così come per le accuse di falso in bilancio.

Le difese del figlio del patron bianconero, del presidente Soldati e dell'allora direttore generale bianconero, Marino, hanno chiesto invece l'assoluzione piena per tutti i capi contestando la fittizietà delle operazioni. La sentenza è attesa per il 19 luglio. Da parte sua, Marino ha preferito non commentare in attesa di conoscere meglio le carte. (ANSA)

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