Biondini: «Le grandi squadre?
Meglio affrontarle all'inizio»

Tocca a un altro atalantino, Biondini, parlare di un rapporto speciale con uno dei prossimi avversari dei bergamaschi, il tecnico del Milan Massimiliano Allegri. «Allegri mi ha dato molto. Il Milan sembra battibile, ma a San Siro guai ad essere passivi».

Potere del calcio, quello che guarda ancora alle emozioni e ai cuori dei tifosi con le sue storie. Dopo le parole del difensore Lucchini sul suo ex compagno Pazzini è toccato ad un altro atalantino parlare di un rapporto speciale con uno dei prossimi avversari dei bergamaschi, il tecnico del Milan Massimiliano Allegri.

A Cagliari Biondini ha vissuto due stagioni importanti e positive proprio con l'attuale tecnico rossonero, dal 2008 al 2010. «Del mister ho un ricordo positivo, perché ogni tanto ci sentiamo ancora – ha affermato il centrocampista atalantino -. Per me è stato un allenatore importante, perché con lui ho fatto due delle mie stagioni più belle. Mi ha fatto crescere tanto, interpretando in maniera diversa un ruolo che facevo già, e facendomi raggiungere la Nazionale. Senza Ibra e Thiago Silva cambia il loro gioco, ma anche il modo di affrontarli da parte degli avversari: giocano più da squadra e danno meno punti di riferimento rispetto a prima. Il giocatore che può spostare gli equilibri è Boateng. Non è un Milan meno forte, ma è più squadra».

Il Milan sembra battibile, almeno sulla carta, vista la metamorfosi estiva e l'addio alle grandi star. «Sono una squadra che è stata trasformata e avrà bisogno di un po' di tempo per esprimersi al massimo. Si dice che sia un vantaggio incontrare le squadre grandi dopo la sosta perché hanno lavorato senza i nazionali, ma è una cosa relativa. Incontrare una squadra così forte è sempre impegnativo. Non sembra il Milan imbattibile di qualche tempo fa, ma i numeri dicono che il Milan è uno squadrone e sarà difficile».

In casa Atalanta c'è ancora quel meno in classifica da dover eliminare, per di più in un campo che non regalato enormi gioie nella storia dei bergamaschi, visto il blasone della formazione rossonera. «Abbiamo voglia di eliminare il meno in classifica e dobbiamo approfittare subito di ogni situazione, senza fare differenza tra le squadre che ci troveremo davanti. Sarà difficile trovare qualche punto debole: dovremo essere bravi a sfruttare gli spiragli che ci lasceranno. Giocare a San Siro è sempre difficile, ma se riusciremo ad essere compatti e a reggere la loro forza d'urto, allora la loro voglia di vincere in casa può essere per loro uno svantaggio. Non dobbiamo essere passivi, ma scendere in campo per portare a casa qualcosa di positivo».

Bergamo aspetta il miglior Biondini, non sul piano fisico ma dal punto di vista dell'intesa con i compagni: la sosta avrà sicuramente agevolato la conoscenza reciproca tra le parti, come ha confermato, in ultima analisi, il mastino romagnolo. «Fisicamente sono sempre stato pronto perché con il Genoa mi sono sempre allenato. Mi sto adattando ad un modo di lavorare diverso e penso di poter migliorare ancora. La sosta mi ha aiutato, perché ho avuto più tempo per conoscere le caratteristiche dei compagni e le richieste del mister. Sto giocando in un ruolo che non ho fatto spesso: ho giocato più da mezz'ala, e adesso sto cercando di capire cosa mi chiede il mister».

Simone Masper

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