Atalanta, ora c'è la sfida contro il Siena
È importante ma non è l'ultima spiaggia

Auspicare un significativo segnale di ripresa da parte dei nerazzurri nel prossimo turno casalingo con il Siena rientra nella logica più cristallina. Guai, però, etichettare una sorta di «ultima spiaggia» la sfida con i toscani in programma dopo la pausa di domenica.

Auspicare un significativo segnale di ripresa da parte dei nerazzurri nel prossimo turno casalingo con il Siena rientra nella logica più cristallina. Guai, però, etichettare una sorta di «ultima spiaggia» la sfida con i toscani in programma dopo la pausa di domenica. E non solo perché siamo alla settima giornata l'equivalente di 31 partite (una vita) ancora da disputare. Rendere l'ambiente già ad alta tensione sarebbe, infatti, controproducente sotto diversi aspetti. Senza contare che, in prima analisi, si favorirebbero avversari più che interessati e largamente motivati a rientrare a casa con la maggior quantità di fieno possibile.

Puntare alla conquista dell'intera posta in palio ci sembra addirittura banale evidenziarlo. Rientrando qualche infortunato (Lucchini e Manfredini in particolare) e metabolizzando a dovere, giorno dopo giorno con il lavoro a Zingonia, le recenti battute a vuoto, ci sta prevedere il ritorno ad una nuova serie di risultati, interrotta di colpo non appena gustate l'impresa storica di Milano e la vittoria interna, in rapida successione, con il Palermo. Se così accadrà, l'attuale non annunciato scenario atalantino lascerà il posto ad orizzonti che rispecchiano di sicuro meglio obiettivi e programmi della società, staff tecnico e squadra (tisoseria inclusa).

Sarebbe da rinviare, invece, l'argomento-metamorfosi in positivo qualora Atalanta-Siena terminasse in parità. In ogni caso (dipenderà molto, comunque dall'andamento della partita e dal comportamento tenuto dagli atalantini in campo) anche il classico punticino farebbe comodo se non altro per tener distante e quindi sotto controllo in classifica l'undici di Serse Cosmi (in tribuna a Bergamo perché squalificato). La quarta sconfitta di fila non vorremmo nemmeno lontanamente prenderla in considerazione. Allora sì che scatterebbe un palpabile appesantimento di una situazione che, sia pure ancora rimediabile visti i ricordati tempi lunghi del campionato, non era stata ipotizzata, praticamente, da nessuno in estate.

Arturo Zambaldo

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