Prezzi bassi per lo stadio pieno
Atalanta, vedi? Non costa troppo

Più del doppio dei paganti perdendo meno della metà dell'incasso al botteghino rispetto alle prime tre uscite stagionali. E alla media dell'anno scorso. I numeri registrati domenica per Atalanta-Siena hanno mandato un segnale chiaro alla società nerazzurra.

Più del doppio dei paganti perdendo meno della metà dell'incasso al botteghino rispetto alle prime tre uscite stagionali. E alla media dell'anno scorso. I numeri registrati domenica per Atalanta-Siena hanno mandato un segnale chiaro alla società nerazzurra: a Bergamo la voglia di calcio è fortissima, ma i costi da sostenere incidono sulla scelta (stadio o abbonamento tv) di molti appassionati.

L'iniziativa promossa dall'Atalanta - prezzi da 1 a 5 euro - per festeggiare i 105 anni con lo stadio pieno ha dato un ritorno più che lusinghiero rispetto a qualsiasi riferimento. Che si vogliano considerare i precedenti stagionali (Lazio, Palermo e Torino, richiami ben più appetibili del Siena) o il dato storico del campionato scorso, l'Atalanta è tenuta a una doverosa riflessione in vista delle scelte future.

Magari non quelle immediate, perché giustamente adesso ci sono 10.052 abbonati da tutelare, ma in vista della prossima campagna abbonamenti due ragionamenti più che approfonditi Stefano Percassi e il suo staff li dovranno fare. Perché il tema è sempre più evidente: meglio gli spalti pieni a metà e incassi normali oppure incassi un po' più bassi con lo stadio pieno?

Domenica vedere i quasi 20 mila del Comunale che sbandieravano nerazzurro è stata un'emozione per tutti. Per Atalanta-Siena c'erano quasi gli spettatori che hanno assistito ad Atalanta-Inter del campionato scorso (19.613, domenica erano 18.344). Ridurre le tariffe per tutti riavvicina i bergamaschi allo stadio e spinge la squadra. La proiezione su un intero campionato comporta un deficit di «soli» 300 mila euro.

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