Colantuono: «Non firmo il pari
ma l'Inter è forte come la Juve»

Mister Colantuono alla vigilia della supersfida di domenica sera al Comunale contro l'Inter: «La nostra formazione sarà simile a quella che ha giocato contro la Sampdoria. Nessuno gioca per il pareggio, ma attualmente l'Inter è la più in forma del campionato».

Mister Colantuono alla vigilia della supersfida di domenica sera al Comunale contro l'Inter: «La nostra formazione sarà simile a quella che ha giocato contro la Sampdoria. Nessuno gioca per il pareggio, ma attualmente l'Inter è la più in forma del campionato».

Diciamo subito che quel «simile» dovrebbe tradursi in «uguale», visto che sembra probabile che il tecnico ridarà fiducia all'undici che ha espugnato Marassi, anche perché Denis e Bonaventura, che avevano avuto problemini in settimana saltando la partitella del giovedì, sono recuperati al 100%.

Ecco il pensiero di Colantuono in conferenza stampa sullo scontro con i cugini nerazzurri: «Non credo ai numeri, a chi dice che l'Inter, dopo dieci vittorie consecutive e dieci vittorie di fila in trasferta, debba fermarsi per forza. Sono d'accordo con quanto ha sottolineato Stramaccioni, l'Inter è forte nella testa. E ha dimostrato di esserlo tanto quanto la Juventus, per cui penso che potrà lottare fino in fondo con i bianconeri per conquistare lo scudetto».

«Il segreto dell'Inter sono i "vecchietti". Mi riferisco a Zanetti, a Cambiasso e anche a Milito che sanno trascinare la squadra. I milanesi giocano in modo intelligente, sanno che non possono snobbarci, perché in caso contrario potrebbero esserci problemi per loro, e dunque per noi sarà ancora più difficile».

«Nessuno gioca per il pareggio e non lo faremo nemmeno noi, ma è indiscutibile che attualmente l'Inter è la squadra più forte del campionato. Noi tenteremo di fermarla giocando con i nostri mezzi, con tanta umiltà e con tanti stimoli, stimoli che comunque dobbiamo avere sempre, non soltanto quando giochiamo contro gli squadroni».

Un giornalista ha stuzzicato Colantuono sull'obiettivo finale della squadra atalantina. E il mister, pur non pronunciando mai la parola Europa, ha risposto: «A chi non piacerebbe arrivare in alto? Noi stiamo facendo bene, ma dobbiamo confermarci. Il nostro obiettivo è alzare sempre più l'asticella dei nostri risultati, si devono raggiungere al più presto i 40 punti che significano salvezza, ma poi dovremo continuare a giocare con grandi motivazioni. Alla fine vedremo dove saremo arrivati».


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