Atalanta fra rombo e 4-4-2
Contro la Roma serve la grinta

Marko Livaja e lo spirito da Atalanta punti di partenza per il futuro. Per domenica, contro la Roma, ma anche per i successivi scontri salvezza di Siena e con il Pescara. Per riproporre uno stile troppo spesso lasciato negli spogliatoi in questa stagione.

Marko Livaja e lo spirito da Atalanta punti di partenza per il futuro. Per domenica, contro la Roma, ma anche per i successivi scontri salvezza di Siena e con il Pescara. Per riproporre uno stile troppo spesso lasciato negli spogliatoi in questa stagione.

E con un attaccante di ruolo a fianco di Denis, uno capace di aiutare German a ritrovarsi togliendogli di dosso un paio di avversari. Livaja è questo, vista la partita di Torino.

Il croato è un attaccante di forza e di corsa, che tiene costantemente in allarme la linea difensiva avversaria perché non è mai fermo. Lotta, picchia, sgomita. Denis beneficia della presenza di Livaja perché si può muovere con più libertà.

Se davanti giocano Denis e Livaja in coppia, alle loro spalle ci potrà essere un trequartista, ma non certo due. Cioè con Denis e Livaja titolari resta un solo posto da assegnare in attacco, con due giocatori a contenderselo: Bonaventura e Brienza. Sarebbero tre, se Moralez fosse in condizioni psico-fisiche adeguate. Ma Maxi è in un momento difficile e a Torino s'è visto.

Che modulo può proporre un'Atalanta con Denis e Livaja titolari? 4-4-2, come nel secondo tempo di Torino, oppure 4-3-1-2, se si vuol partire dal centrocampo a tre sempre proposto da inizio ritorno (sei gare su sei, ma cinque volte con l'albero di Natale: 4-3-2-1). Difficile però pensare al 4-3-2-1, perché Livaja serve vicino a Denis, non sulla linea dei trequartisti.

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