Colantuono a piedi a Sotto il Monte
Ringrazia e onora San Papa Giovanni

«Beh, lo dovevo a questo nuovo, grande santo bergamasco».

Giovedì Stefano Colantuono è andato in pellegrinaggio nei luoghi di San Papa Giovanni XXIII. Il voto per la salvezza questa volta l’ha portato alla terra natìa di Angelo Roncalli.

«Beh, lo dovevo a questo nuovo, grande santo bergamasco».

Giovedì mattina Stefano Colantuono è andato in pellegrinaggio nei luoghi di San Papa Giovanni XXIII. Il voto per la salvezza, dopo tre camminate fino al Santuario del Sacro Fonte di Caravaggio, questa volta l’ha portato alla terra natìa di Angelo Roncalli.

Venti giorni dopo la canonizzazione di Papa Giovanni XXIII l’allenatore dell’Atalanta ha raggiunto a piedi Sotto il Monte. Con lui i suoi due collaboratori tecnici, Michele Armenise e Roberto Beni, mentre il preparatore dei portieri Mariano Ciocca guidava l’Audi che faceva da ammiraglia.

La comitiva è partita poco dopo le 9 da Madone, e attraverso percorsi quasi esclusivamente ciclabili è passata da Chignolo e Terno per poi raggiungere Sotto il Monte.

Davanti Colantuono e Armenise, un po’ dietro Beni che è un diesel e ha bisogno di tempo per carburare, ma che poi arriva sempre. Infatti è arrivato anche a Sotto il Monte, più tardi rispetto ai primi due, ma è arrivato.

Nessuna traccia invece degli altri componenti lo staff di Colantuono: il preparatore Marco Montesanto e gli addetti al recupero infortunati Francesco Vaccariello, Matteo Moranda e Mauro Fumagalli. Per un motivo o per l’altro hanno dato tutti forfait. E Colantuono non ha gradito.

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