Colantuono capro espiatorio
Anche per il ko con la Juve?

Che una buona fetta di supporter atalantini non simpatizzi, praticamente da sempre, nei confronti di Stefano Colantuono è ormai certificato. Per fugare ogni dubbio, al riguardo, basta leggere i contenuti delle valanghe di messaggi inviati a Bergamo Tv.

Che una buona fetta di supporter atalantini non simpatizzi, praticamente da sempre, nei confronti di Stefano Colantuono è ormai certificato. Per fugare ogni dubbio, al riguardo, basta leggere i contenuti delle valanghe di messaggi inviati a Bergamo Tv durante le puntate di «TuttoAtalanta diretta stadio» della domenica e di «TuttoAtalanta» del lunedì sera su Bergamo Tv.

In particolare in caso di sconfitta della squadra il ruolo di capro espiatorio ricade, senza giri di parole, sul tecnico di Anzio. Non importa se il mancato risultato del momento è stato causato da occasioni da gol fallite dagli attaccanti, da errori della difesa o di quant’altro ancora.

Come se in campo ci fosse stato l’allenatore o addirittura se in allenamento, lo stesso, perdesse tempo a insegnare ai giocatori la maniera di sbagliare a calciare il pallone anche nelle circostanze più clamorose.

Medesimo copione, in tema di critiche, è andato in onda, in tv nell’immediato post gara con la Juventus. Evidentemente chi se l’è presa, ancora, con toni duri con Colantuono ha dimenticato di colpo che solo un’ impresa dalla «I”»maiuscola per eccellenza avrebbe evitato a Denis e compagni di soccombere.

Per onestà intellettuale, può darsi che pure Colantuono ci abbia messo del suo (atteggiamento tattico presuntuoso nella ripresa in primis?) ma da qui ad etichettarlo colpevole numero uno dell’1-4 ce ne vuole davvero. E dire che i numeri, almeno quelli inconfutabili, continuano a volgere dalla sua parte. Nella precedente cinquina di stagioni a Bergamo, Colantuono può infatti far valere un paio di promozioni e tre permanenze in serie A centrate in assoluta tranquillità.

Anche in questo campionato, a due giornate dalla conclusione del girone di andata, i nerazzurri sono lontani dalla zona piùa rischio della classifica. Che si possa o debba pretendere di più? La risposta l’ha ripetuta il presidente Antonio Percassi nell’intervista rilasciata la vigilia di Natale a L’Eco di Bergamo: «L’obiettivo tassativamente prioritario, per adesso, si chiama salvezza».

Arturo Zambaldo

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Anche per il Ko con la Juventus?

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