Con Benalouane mercato già finito?
Adesso via alle operazioni in uscita

Con l’ingaggio del difensore Benalouane il mercato di gennaio atalantino, in entrata, dovrebbe essersi già esaurito. Resteranno, viceversa, aperte alcune operazioni in uscita che trovano una motivazione nello sfoltire un organico, da tempo, ritenuto, sovraccarico.

Con l’ingaggio del difensore Benalouane il mercato di gennaio atalantino, in entrata, dovrebbe essersi già esaurito. Resteranno, viceversa, aperte alcune operazioni in uscita che trovano una motivazione nello sfoltire un organico, da tempo, ritenuto, sovraccarico. Quindi, salvo sorprese ma con la «S» maiuscola dimentichiamo sul nascere colpi o addirittura colpacci nel corso di questo mese. A meno che non si ritengano degni di altissima considerazione le inamovibilità dei conclamati gioielli Bonaventura, Cigarini e Consigli (in ordine puramente alfabetico) compresi Baselli e Moralez anch’essi sui taccuini di più club che vanno per la maggiore.

E la permanenza a Bergamo dei giocatori citati è stata garantita da Antonio e Luca Percassi anche di recente. Con ogni probabilità si sarebbe evitato persino l’acquisto dello stesso Benalouane se non fosse sopraggiunto qualche infortunio di troppo specie nel reparto arretrato. La scelta societaria di seguire, come sembra, la campagna acquisti in sordina può essere derivata dalla soddisfazione per i risultati conseguiti dalla squadra nel girone di andata. A parlare, del resto, in maniera inconfutabile sono i 18 punti totalizzati, sinonimi di un solido paracadute al riparo della zona a rischio della classifica. Poi, diciamolo apertamente: cambiare tanto per cambiare, specie a gennaio lascia il tempo che trova per non sostenere di peggio. Diverso è il discorso-uscite. Nella rosa nerazzurra troviamo più di un giocatore che rischia nel ritorno un utilizzo in campo con il contagocce con ripercussioni negative per lui e per la società di scontata interpretazione. Due nomi sugli altri? Marilungo e Gagliardini mentre Livaya pare blindato, come dichiarato dal direttore generale Pierpaolo Marino, nonostante tutto...

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