Il mister: «Mantenuto il vantaggio
E dovrei essere scontento?»

Questa volta si capisce che mister Colantuono sarebbe più in difficoltà del solito a spiegare la prestazione della sua squadra, e allora appena arrivato davanti ai cronisti comincia l'analisi con i complimenti all'Ascoli.

Questa volta si capisce che mister Colantuono sarebbe più in difficoltà del solito a spiegare la prestazione della sua squadra, e allora appena arrivato davanti ai cronisti comincia l'analisi con i complimenti all'Ascoli.

«Lasciatemi dire - afferma il tecnico dell'Atalanta - che su questo campo non c'è squadra che non abbia fatto fatica, e cito Novara e Varese su tutte. L'Ascoli è una buonissima squadra, sappiamo tutti che la sua classifica è bugiarda e che quando si creano determinate situazioni i giocatori in campo tendono a dare ancora di più. Ho vissuto anch'io certe situazioni in carriera e conosco questo ambiente: so che quando arriva una grande del campionato rendi il 110%».

E la partita, mister?
«Difficile, perché giocare ad Ascoli è sempre difficile. Loro con questo 4-5-1 chiudono tutti gli spazi, ti impediscono di sviluppare la fase offensiva. Di conseguenza si era creata una situazione di stallo».

Poi è arrivato il loro gol.
«Una situazione strana, la palla dopo una mischia è rimasta lì, è arrivato prima Faisca. Ma abbiamo reagito».

Dieci minuti da squadra prima in classifica. Perché poi avete smesso?
«La reazione è stata positiva, abbiamo recuperato il risultato, poi sapevamo che a livello fisico avremmo pagato qualcosa».

Per la partita di lunedì?
«Certo, perché l'Ascoli, che ha fisicità dietro e in mezzo al campo, non giocava da due settimane e ha messo in campo una grande aggressività. Noi invece, meno di cinque giorni dopo il grande dispendio fisico causato dalla partita con il Novara, alla lunga abbiamo pagato dazio. Alla fine avevamo anche più di un acciacco».

Barreto?
«Barreto ha chiuso zoppicando dopo venti minuti a mezzo servizio, Bellini è dovuto uscire... Avrei voluto mettere in campo anche Bjelanovic, ma i cambi sono solo tre...».

E dopo il gol dell'Ascoli lei ha scelto l'esperienza di Doni e Tiribocchi.
«Ma Doni ha il fisico di un ragazzino, e l'ha dimostrato con il gol. Tiribocchi ha fatto il suo, ha avuto quell'occasione e purtroppo non è riuscito a sfruttarla».

A fine partita lei era molto arrabbiato. Per l'accoglienza del pubblico di Ascoli?
«Noooo, ero arrabbiato con Consigli perché a partita finita e mentre stavamo giocando praticamente in dieci s'è messo a battere in tutta fretta una rimessa da fondocampo. “Ma che fai?” gli ho urlato...».

E il pubblico?
«Qui è sempre difficile giocare, niente di nuovo».

Però la prestazione dell'Atalanta questa volta è stata deludente. Concorda?
«Deludente non so... diciamo non bene..., anzi diciamo meno bene che lunedì con il Novara... ma io lo sapevo che giocando così vicino alla partita precedente, e dopo tre gare in dieci giorni, avremmo perso brillantezza. Ed è per queste ragioni che mi prendo volentieri questo punto».

Beh, visti anche gli altri risultati...
«Appunto. Voi vi lamentate della prestazione, ma guardate le altre grandi del campionato. Siena e Novara hanno pareggiato in casa senza fare gol, contro un Empoli che aveva appena perso in casa e un Sassuolo molto rimaneggiato. Ma questa è la serie B, nessuna partita è decisa prima di giocare. Vi faccio un ragionamento: noi questa sera torniamo da Ascoli con lo stesso vantaggio, sulle nostre inseguitrici, che avevamo prima di venirci. E che, mi dite che devo essere scontento?».

Pietro Serina

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