Una splendida Atalanta a Torino
Ma vince la Juve in rimonta: 2-1

Giù il cappello davanti all’Atalanta che ha sì perso allo Juventus Stadium contro i campioni d’Italia, ma - pur con uno schieramento rimaneggiato - ha dato filo da torcere ai bianconeri segnando per prima con Migliaccio al 25’ pt. Il ribaltamento del risultato allo scadere del primo tempo. È finita 2-1 con la Juventus in sofferenza.

JUVENTUS-ATALANTA 2-1

RETI: 25’ pt Migliaccio, 39’ pt Llorente, 45’ pt Pirlo.

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6; Caceres 6, Bonucci 6, Chiellini 6, Padoin 5,5; Marchisio 5,5, Pirlo 7,5, Pogba 5,5 (20’ st Lichtsteiner 6); Pereyra 5,5; Tevez 6 (44’ st Coman sv), Llorente 6 (29’ st Morata sv). In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Ogbonna, De Ceglie, Evra, Sturaro, Pepe, Matri. All. Allegri.

ATALANTA (4-4-1-1): Sportiello 7,5; Scaloni 7, Bellini 7, Masiello 7, Dramè 6,5; Emanuelson 6,5, Cigarini 6, Migliaccio 8, Zappacosta 6,5 (6’ st D’Alessandro 6,5); Baselli 6,5 (38’ st Gomez sv); Denis 6,5 (25’ st Boakye 6). In panchina. Avramov, Frezzolini, Del Grosso, Grassi, Bianchi, Kresic, All. Colantuono.

Arbitro: Irrati di Pistoia 6.

Note: spettatori 37.195, incasso 1.345.902 euro. Espulso il tecnico dell'Atalanta Colantuono al 29' st per proteste. Ammoniti Baselli, Marchisio, Padoin, Pereyra, Lichtsteiner, Morata Bellini e Migliaccio.Corner 7-4 per la Juventus. Recupero 0'+4'.

L’immagine di Marchisio che nel recupero sparacchia il pallone in curva per spezzare l’azione dell’Atalanta dà l’idea di come la Juventus abbia dovuto faticare per incamerare la vittoria che le consente di balzare per il momento a +10 sulla Roma.

Una vittoria con un piccolo giallo, relativo al gol del pareggio firmato da Llorente al 39’ pt. Lo raccontiamo subito: corner da destra, incornata di Bonucci, paratona di Sportiello che respinge, sulla sfera si avventano Tevez e Chiellini, che sfiora il pallone, a risolvere la mischia è una zampata di Llorente. Nel replay si vede che Tevez, che pure non tocca la palla, è in fuorigioco e influenza l’azione perché è a contatto con Sportiello. Il gol dovrebbe dunque essere annullato.

Nell’intervallo un altro replay di Sky dimostra invece che l’azione è probabilmente regolare perché c’è Cigarini fuori area quasi sulla linea di fondo che sta rientrando camminando. Non si può dire con sicurezza, ma la lentezza con cui si muove il regista atalantino fa credere che Tevez sia in posizione regolare. Una leggerezza che inficia inevitabilmente la prestazione di Cigarini che, al di là di questo fondamentale errore, ha giocato finalmente un fior di partita.

Nulla di dire sul formidabile gol di Pirlo che ha deciso il match proprio allo scadere del primo tempo: un collo esterno da più di 20 metri che s’è infilato a fil di palo sulla sinistra di Sportiello. Se Pirlo è stato il miglior juventino, Migliaccio si è rivelato il giocatore nerazzurro più bravo perché ha segnato un bellissimo gol di testa su azione di corner ed è stato un gigante a centrocampo: tanta sostanza ma anche qualità.

Ma tutta l’Atalanta è stata da applausi. Altro che vittima predestinata. Lode soprattutto alla difesa, assolutamente inedita. Scaloni - terzino destro - era all’esordio stagionale in campionato, Bellini e Masiello hanno giocato da centrali (in mattinata anche Stendardo ko) e sulla sinistra rientrava Dramè, eppure il reparto arretrato ha giocato senza nessuna sbavatura. Al di là delle due reti, la Juventus ha costruito soltanto tre palle-gol (Pereyra al 27’ pt, Caceres al 38’ pt e Pogba al 9’ st), sempre sventate da uno Sportiello in grande spolvero.

In avanti la performance dell’Atalanta è stata più che sufficiente con Baselli che si è calato con discreta disinvoltura nel ruolo di trequartista, per lui inconsueto. Un’idea probabilmente da riproporre, in considerazione dell’infortunio di Moralez e delle condizioni non ideali di Gomez che a Torino è entrato nel finale. Quando l’Atalanta, che nella ripresa aveva tenuto in bilico il risultato con intelligenza, ha tentato il tutto per tutto (inserendo anche Boakye per un Denis comunque indomabile). I nerazzurri non hanno creato nessuna chance da rete rilevante, ma hanno causato diversi grattacapi a un’allarmata difesa bianconera.

Straordinaria l’Atalanta e deludente la Juventus che magari pensava già alla Champions League e al Borussia Dortmund ma stasera ha denunciato di essere tentennante, stanca e preoccupata con Tevez e Pogba sottotono. I nerazzurri hanno incassato il terzo ko di fila e hanno un nuovo infortunato, Zappacosta, ma Colantuono può essere fiero dei suoi giocatori: nella serata più difficile si è rivista la vera Atalanta. Che ora avrà un calendario relativamente in discesa per conquistare la salvezza.

Marco Sanfilippo

CRONACA

È la partita più difficile del campionato per l’Atalanta che sfida allo Juventus Stadium i campioni d’Italia ed è in uno schieramento di emergenza. Che ha perso un altro pezzo. Ko anche Stendardo, difesa totalmente rivoluzionata Sì, perché sulla fascia destra del pacchetto arretrato c’è Scaloni, all’esordio stagionale in campionato, l’inedita coppia centrale è costituita da Masiello e Bellini, mentre a sinistra ha spazio il rientrante Dramè. Quanto al resto della formazione, giocano sia Migliaccio, sia Baselli. Il modulo è il 4-4-1-1 con Denis unica punta e Baselli trequartista. Ricordiamo che sono out, tra squalificati e infortunati, Estigarribia, Raimondi, Biava, Cherubin, Moralez, Gomez (peraltro in panchina), Stendardo, Benalouane, Carmona e Pinilla...

Turnover ridotto per la Juventus che deve riscattare il clamoroso 2-2 di Cesena: sulle fasce in difesa ci sono Caceres e l’ex atalantino Padoin e non Lichtsteiner ed Evra, il centrocampo è quello titolare con il trio formato da Marchisio, Pirlo e Pogba, mentre in attacco Llorente sostituisce Morata e affianca Tevez, al rientro dopo la squalifica. Vidal fuori per un affaticamento, trequartista è Pereyra. Da notare come mister Allegri non rinunci a Pogba, nonostante sia diffidato e nella prossima giornata ci sia in programma Roma-Juventus.

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