Marino: «Ci vuole lo stadio pieno
Vogliamo continuare a sognare»

«Domenica mi aspetto lo stadio pieno. Ora la parola d’ordine è sfidare se stessi per migliorarsi sempre di più». Pierpaolo Marino non parla apertamente d’Europa ma non si pone limiti. Lui sa come si cavalcano certe onde.

«Domenica mi aspetto lo stadio pieno. Ora la parola d’ordine è sfidare se stessi per migliorarsi sempre di più». Pierpaolo Marino non parla apertamente d’Europa ma non si pone limiti. Lui sa come si cavalcano certe onde.

«Questo finale mi ricorda la stagione 97-98 all’Udinese. Anche allora riuscimmo a fare un filotto di vittorie nelle ultime giornate perdendo solo a San Siro con l’Inter una gara che meritavamo di vincere, finita in 9 e con Pineda in porta: pensavamo a una partita per volta e alla fine ci ritrovammo terzi. Mi auguro che anche questo filotto sia la base di un ciclo come fu quello di Udine. Siamo anche in anticipo coi tempi: dopo i due anni di penalizzazione mi aspettavo che la crescita fosse più lenta. Invece...».

Invece c’è una città intera che sogna e una squadra che ha voglia di farla sognare. «Negare l’evidenza della classifica sarebbe sciocco, ma la filosofia deve essere la stessa: non facciamo calcoli e guardiamo solo a noi stessi. Io dico: continuiamo a stupire domenica dopo domenica, poi dopo Catania ci guarderemo attorno e vedremo dove saremo».

Il primo step è battere il Sassuolo: «Noi ragioniamo una partita per volta: giocheremo per i tre punti domenica, poi lo faremo anche a Roma perché la classifica ci consente di guardare sempre in alto. Domenica avremo una partita difficilissima. E io mi auguro di vedere uno stadio pieno: chi è venuto sabato notte al casello ci sarà senz’altro, chi non è potuto esserci mi piacerebbe venisse allo stadio per ringraziare la squadra per questo record storico e per aiutarci a migliorarlo. Sarebbe bello che domenica venisse tutta la città».

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