Da una casa, la droga è in auto e nel box
Soldi e cocaina a Zingonia, un arresto

Continuano i servizi straordinari anti droga e antidegrado dei carabinieri della Compagnia di Treviglio che nella giornata di ieri hanno battuto l’area di Zingonia per combattere lo spaccio di stupefacenti e affermare il principio di legalità nelle aree ritenute più sensibili

I militari della Tenenza di Zingonia, affiancati da una unità cinofila proveniente dal Nucleo dell’Arma di Orio al Serio, hanno eseguito una serie di controlli su alcune persone e luoghi sospettati di essere coinvolti nel giro della droga.

L’operazione, che ha portato all’arresto di un cittadino marocchino 20enne, ha preso il via da una perquisizione eseguita in una abitazione di viale degli Oleandri a Verdellino, nell’area delle «Quattro Torri», occupata dall’arrestato e da un altro cittadino marocchino 30enne denunciato a piede libero perché clandestino.

Al controllo eseguito con i cinofili dentro l’appartamento, pur fiutando il cane la presenza probabilmente pregressa di sostanza, non è stato trovato alcuno stupefacente. Tuttavia i carabinieri, sicuri dei loro sospetti, hanno esteso la perquisizione ad una macchina. Trovate le chiavi nell’abitazione hanno individuato il veicolo a una decina di minuti a piedi dalla casa, parcheggiata in via Fermi. Nascosta nel portabagagli dell’auto, una Yaris intestata all’arrestato, il cane ha recuperato un involucro di cellophane con 15 grammi di cocaina, suddivisa in 30 dosi pronte per essere spacciate.

Oltre alla droga all’interno dell’abitacolo, i carabinieri hanno trovato altre due chiavi. La prima di una Renault Kangoo, la seconda per aprire un box di viale degli Oleandri. Nella Renault, dietro il vano dello stereo, i militari hanno rinvenuto due fasci di banconote avvolte nel cellophane, per un totale di 2.600 euro suddivisi in tagli da 50, 20 e 10 euro. Scoperto quale fosse il box che apriva l’altra chiave, all’interno i carabinieri hanno trovato quasi mezzo etto di sostanza per il taglio dello stupefacente, forbici, bustine e due bilancine elettroniche, materiale utile per la pesatura e il confezionamento della droga. Il box con tutta probabilità costituiva il laboratorio dove lo spacciatore confezionava la cocaina da vendere.

Svelato l’insieme delle «bambole che componevano la matrioska della droga», e sequestrati soldi e stupefacente, il marocchino, dichiarato in arresto, è stato trasferito in carcere a Bergamo. Nel corso dello stesso servizio, tra le persone controllate, sono stai identificati e denunciati a piede libero altri tre clandestini originari del Marocco, nei confronti dei quali è stata contestualmente avviata la procedura per l’espulsione dal territorio nazionale.

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