Omicidio di Cologno, confessa il marito
«È stato il mostro della gelosia»

Quindici minuti di interrogatorio tra le lacrime, Maurizio Quattrocchi ha ammesso l’omicidio della moglie: «Non se lo meritava, è stato il mostro della gelosia che mi ha trasformato in una bestia».

Difeso dall’avvocato Roberta Campana, interrogato dal Gip Federica Gaudino, Maurizio Quattrocchi ha confessato tra le lacrime l’omicidio della moglie Zinaida Solonari, madre di tre figlie di 16,12 e 8 anni, le ultime due avute da lui. Il giudice ha convalidato l’arresto in carcere.

«É stato il mostro della gelosia, ha detto Quattrocchi, che mi ha trasformato in una bestia, non volevo ucciderla. Ora ho perso lei e le mie figlie. Mi aveva amato tantissimo, non se lo meritava».

All’uomo è stata contestata la premeditazione anche se le sue dichiarazioni sul coltello con cui ha inferto quattro coltellate mortali alla donna è stato vago: «Non era mio, devo averlo trovato nel sottoscala» ha detto Quattrocchi.

E in Senato martedì 8 ottobre, l’intervento dell’onorevole Alessandra Gallone che ha ricordato commossa, la figura di Zina e di tutte le altre donne che hanno perso la vita per mano dei loro compagni e mariti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA