A sostegno della Terapia Intensiva, l’11 giugno «Seicento battiti per la TIN»

L’11 giugno si terrà un grande evento a favore della Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Bergamo: una maratona di indoor cycling e un torneo di minirugby, accompagnati da Food & Beverage e laboratori creativi al Centro Don Bepo Vavassori a Bergamo.

Dopo «300 per la TIN» - la maratona di spinning che nel giungo 2019 aveva consentito di raccogliere 13 mila Euro a favore dell’Associazione aiuto al neonato, attiva nel reparto di Patologia neonatale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo -, torna l’appuntamento con la solidarietà e la passione per lo sport con «Seicento battiti per la TIN». «TIN» sta per Terapia intensiva neonatale ed è una parte del reparto di Patologia neonatale dove vengono ricoverati i neonati che hanno bisogno di cure ad alta assistenza perché nati prematuri e/o con patologie importanti. «Seicento battiti per la TIN» sarà gioco e divertimento, uniti a fatica e sudore. Seicento è il numero dei piccoli neonati che ogni anno transitano dalla Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. I battiti sono invece quelli del cuore dei promotori dell’evento: Perform Sport Medical Center, Pedalare per la Vita, l’Associazione per l’Aiuto al Neonato e tre grandi Club di Rugby (Parabiago, I Centurioni e Bergamo)

Gli eventi sportivi

La maratona di indoor cycling, il torneo di Minirugby e l’area Food andranno in scena sabato 11 giugno a partire dalle 14.30 al Centro Sportivo Don Bepo Vavassori (via Don Bepo Vavassori 9, Bergamo). È possibile iscriversi al costo di 25 Euro ad una delle 3 sessioni di Indoor Cycling previste inviando il modulo di iscrizione reperibile su www.seicentobattitiperlatin.it. A partire dalle 15 saranno invece i piccoli rugbisti Under9 e Under11 di Rugby Bergamo, i Centurioni e Rugby Parabiago a sfidarsi in un torneo in cui la determinazione, la volontà, il coraggio e soprattutto il divertimento faranno da padrone.

Sonny Colbrelli, campione di ciclismo, vincitore della Parigi Roubaix 2021, ed Ilaria Galbusera, Capitana della Nazionale Italiana di Volley sorde, recentissimo argento alle Deaflympics in Brasile, tra i testimonial di questa iniziativa. Con loro Antonio Cargioli, Capitano della squadra di Volley Agnelli Tipiesse Bergamo ed i Capitani di Rugby Bergamo 1950, Rugby Parabiago e I Centurioni Rugby

Come sostenere l’iniziativa

Chi non potrà essere presente ma vuole comunque sostenere l’iniziativa, può già da ora fare un bonifico a Pedalare Per La Vita, co-organizzatore dell’evento (IBAN: IT32 U 05034 01615 0000 0000 2886 - Intestato a: Pedalare Per La Vita - Banca BPM - CAUSALE: Pedalare per la Vita 11 Giugno 2022 Bergamo). L’intero ricavato verrà devoluto alla Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Le testimonianze

«Pedalare per la Vita con i suoi istruttori ed i suoi riders è davvero orgogliosa e fiera di poter esser nuovamente al fianco della Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Nutriamo un legame speciale con questo reparto, con l’Associazione per l’Aiuto al Neonato e con i suoi piccoli pazienti. Legame incominciato nel 2019 e interrotto solo temporaneamente dal Covid-19 – ha spiegato Gianni Riviera, Presidente di Pedalare per la Vita -. Sapere di tornare in sella per questi piccoli lottatori, ci inorgoglisce. Poter guidare nuovamente questo evento, che in questa edizione accoglie anche il Rugby con il supporto di 3 importanti Club lombardi, ci permette di prendere consapevolezza del bel lavoro fatto nel 2019 e ancor più nel futuro. Vogliamo infatti che questo evento possa crescere negli anni ed esser sempre più di supporto all’Associazione e al reparto guidato dalla professoressa Mangili».

«Da 300perlaTIN a Seicento Battiti per la TIN: noi di Perform Sport Medical Center vogliamo essere sempre in prima linea in questo progetto con l’obiettivo di crescere ancora, di anno in anno – ha sottolineato Emanuele Arioli, Mental Trainer di Perform Sport Medical Center -. Ci siamo lasciati con un evento emozionante, condiviso e ci ritroviamo dopo tre anni raddoppiando, con ancora più entusiasmo della prima volta. Il passaggio fondamentale ora è far innamorare di questo progetto sempre più persone per supportare ancor di più questa nostra eccellenza, la Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Bergamo. Il valore di un progetto si misura dal valore delle persone che ne fanno parte. Noi siamo fieri di poter dare il nostro contributo in questa direzione e di ospitare Seicento Battiti per la TIN».

«Come società sportiva bergamasca da molti anni sosteniamo importanti realtà ed istituzioni per poter dare un sostegno concreto ai bambini e alle famiglie del territorio che hanno bisogno – ha dichiarato Sergio Bellini, Presidente ASD Rugby Bergamo - È stato quindi naturale per Rugby Bergamo aderire con entusiasmo ad questa iniziativa a sostegno della Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Bergamo».

«Ogni anno ricoveriamo ed assistiamo quasi seicento neonati che necessitano di cure speciali – ha riportato Giovanna Mangili, Direttore dell’Unità di Patologia Neonatale del Papa Giovanni XXIII -. Sapere di tanto supporto ed affetto in questi eventi, fa capire quanto sia importante il lavoro di tutta la nostra équipe. Un ringraziamento di cuore a tutti coloro i quali saranno parte di Seicento Battiti per la TIN. Esser parte di questo evento significa molto: significa esser al nostro fianco, al fianco dei piccoli neonati, delle loro famiglie ed al fianco dell’Associazione per l’Aiuto al Neonato che da molti anni supporta il nostro reparto sia con attività di volontariato che con l’acquisto di attrezzature e macchinari fondamentali per la cura dei nostri piccoli pazienti».

«Felici di poter supportare questa seconda edizione tutta dedicata al reparto di Patologia Neonatale. Reparto al quale rivolgiamo le nostre energie da 26 anni - ha commentato Maria Antonietta Agazzi, Presidente dell’Associazione per l’Aiuto al Neonato -. Per noi genitori rappresenta la vita dei nostri figli. Poter esser accanto quotidianamente a medici ed infermieri permette di dare il nostro contributo ad un’eccellenza del nostro territorio tramite attività di volontariato attivo in reparto e supporto all’acquisto di attrezzature e incarichi professionali. Questo il cuore della nostra attività. Grazie anche a Seicento Battiti per la TIN e a tutti i suoi partner avremo la possibilità di portare il cuore dello sport a supporto della Terapia Intensiva Neonatale del nostro Ospedale cittadino. L’11 giugno sarà anche l’occasione di sviluppare dei laboratori creativi per i più piccoli dedicati ad un altro progetto, “Una Bianca Margherita”, che grazie all’apporto della Provincia di Bergamo e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII stesso abbiamo avuto l’opportunità di promuovere per sensibilizzare circa il mondo della prematurità. Vi aspettiamo numerosi»

«È un piacere continuare a sostenere le iniziative legate alla Terapia Intensiva Neonatale, eccellenza dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII - dichiara la consigliera Provinciale con delega alle Politiche Sociali Romina Russo –. Seicento Battiti per la TIN lega sport, il sociale e la solidarietà e ci ricorda quanto sia importante continuare a costruire progetti condivisi, che rispondano a richieste concrete che se riguardano i più piccoli, meritano soluzioni ed interventi immediati ed efficaci».

«Ringrazio gli organizzatori, i testimonial e tutti coloro i quali faranno sentire il proprio affetto per i nostri pazienti più piccoli decidendo di trascorrere un sabato pomeriggio originale e divertente a supporto della nostra Patologia neonatale – ha commentato Maria Beatrice Stasi, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Un ringraziamento particolare va all’Associazione per l’Aiuto al neonato che dal 1996 offre sostegno concreto e conforto ad un reparto speciale, ai neonati e alle loro famiglie».

«Il binomio sport e salute è un connubio a noi molto caro – ha ricordato Fabio Pezzoli, Direttore sanitario dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Lo è ancor di più se l’obiettivo finale è aiutare i bambini nati troppo presto. Qui al Papa Giovanni possono trovare un’assistenza specialistica a 360 gradi e di altissimo livello per tutte le problematiche che un bambino prematuro può avere, con un’attenzione speciale alle famiglie che si trovano, spesso inaspettatamente, a dover affrontare un percorso lungo e molto faticoso».

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