Acquisti con assegni scoperti, condannato. Prosciolto invece per il caso dei 372 mila euro

Due anni e tre mesi al sessantunenne accusato di acquisti di arredamento per un totale di 15mila euro e del presunto raggiro a una donna straniera alla quale avrebbe fatto credere di poterle fare avere il permesso di soggiorno previo pagamento di 3mila euro. È stato invece prosciolto da altre accuse, tra le quali l’aver usato il noto nome del figlio per ottenere un credito di 950 euro in un ristorante e l’aver chiesto 372.000 euro ad una donna per investirli in case e terreni.

È stato condannato venerdì 18 febbraio in primo grado dal giudice Stefano Storto A. S., sessantunenne originario di Melfi e padre di un noto sportivo (il quale non ha però più alcun rapporto con il genitore ed è estraneo alla vicenda). All’uomo è stata comminata una pena per truffa a due anni e tre mesi con l’aggiunta di una multa da 4.200 euro, più le spese processuali. La decisione del giudice supera la richiesta dell’accusa, che aveva chiesto una pena di un anno e sei mesi. Prima della sentenza l’avvocato difensore Luca Barcellini aveva concluso l’arringa asserendo che definire il suo assistito, con riguardo ai diversi capi contestatigli, autore di artifici e raggiri fosse quantomeno azzardato.

Non è stato dello stesso parere il giudice, che ha ritenuto illeciti i diversi affari che l’imputato avrebbe concluso con una donna per l’arredamento del suo appartamento, l’acquisto di merce di vario tipo per un totale di 15mila euro, con assegni non coperti intestati all’allora compagna del soggetto, oltre a vane rassicurazioni di pagamento, e presunte minacce. Contestato anche il presunto raggiro a un’altra donna di origine straniera, inducendola a credere di poterle farle avere il permesso di soggiorno intercedendo personalmente, previo pagamento di circa 3mila euro per pratiche in realtà inesistenti. L’imputato è stato invece prosciolto da altre accuse, tra le quali l’aver usato il noto nome del figlio per riuscire ad ottenere credito in un ristorante di Bergamo per un totale di 950 euro o ancora aver chiesto la somma di 372.000 euro ad una donna per investirli in case e terreni.

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