Addio all’ingegner Salerno, rivoluzionò i trasporti Sab

Il lutto. Si è spento a 78 anni: per 17 guidò l’azienda portandola nel gruppo
«Arriva». Venerdì i funerali a Redona.

Cesare Salerno si è spento mercoledì mattina, nella sua casa di Redona, a 78 anni. A lui si deve il «cambiamento epocale» - come non esitano a definirlo gli addetti ai lavori - del trasporto. Inizia in Sab nel 1991 come consulente, dal 1992 al 2009 ne assume la direzione generale, portando in Europa l’azienda bergamasca (allora di proprietà della famiglia Pesenti). Nei diciassette anni del suo mandato (durante il quale diventerà anche amministratore delegato del gruppo, con diversi incarichi nei Cda delle società), espansione e innovazione vanno infatti di pari passo. Nel 1992 avvia le prime acquisizioni , per approdare alla data spartiacque del 2002 (quando il gruppo Sab viene acquisito da «Arriva», operatore leader nel settore trasporto passeggeri in Europa) e del 2009 (quando Arriva Italia, holding italiana del gruppo, acquisisce l’intero capitale sociale di Sab), con una nuova scossa propulsiva.

«Un riferimento per il trasporto locale e nazionale – ricorda Valentina Astori, direttore operativo di «Arriva Italia» con la sua visione lungimirante e vincente –. Il primo a capire che l’ingresso di un player straniero non avrebbe significato nessuna perdita per il territorio. E soprattutto “un leader by example”: era il primo a entrare in azienda, l’ultimo a uscire, sempre pronto a risolvere le questioni, con talento e competenza». Cesare Salerno lascia la moglie Piera, i figli Roberto e Nicoletta, gli amati nipoti Leonardo, Giorgia, Alessandro e Riccardo. La famiglia che venerdì 16 settembre alle 14,30 nella parrocchiale di Redona – insieme a tanti – lo saluterà per l’ultimo viaggio.

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