Al Papa Giovanni la terapia intensiva torna «Covid free»: 850 pazienti curati da febbraio 2020

Martedì 13 luglio il trasferimento dell’ultimo paziente Covid-19 ancora presente in reparto.

La terapia intensiva del Papa Giovanni XXIII di Bergamo torna ad essere «Covid free». É di oggi, martedì 13 luglio, il trasferimento ad altro reparto, non di area critica, dell’ultimo paziente Covid-19 ancora presente nell’Unità di Terapia Intensiva Adulti - Settore B. Finalmente fuori dalla terapia intensiva, l’uomo potrà così festeggiare nei prossimi giorni un altro felice traguardo, quello del suo ottantesimo compleanno .

La terapia intensiva del Papa Giovanni ha dato un forte contributo alla gestione dell’emergenza sanitaria a Bergamo nelle sue varie fasi. Su 4.604 pazienti Covid-19 ricoverati complessivamente al Papa Giovanni XXIII dall’inizio della pandemia, sono stati 856 i pazienti con almeno un giorno di ricovero in area critica . I momenti più difficili tra le ultime settimane di marzo e le prime di aprile 2020, quando i pazienti curati in contemporanea in area critica hanno superato il numero di 90, con punte di 94 pazienti ricoverati nello stesso giorno .

La terapia intensiva era già stata dichiarata per la prima volta «Covid free» l’estate scorsa. Era il 9 luglio 2020. Poi da metà ottobre i numeri hanno cominciato a crescere, fino a toccare il 27 novembre il picco massimo della seconda ondata, con 69 pazienti curati contemporaneamente.

A rimanere dedicata alla gestione dell’emergenza era poi rimasta, anche nel corso della terza ondata, la terapia intensiva Terapia Intensiva Adulti - Settore B diretta da Fabrizio Fabretti. I medici, l’equipe infermieristica coordinata da Andreina Scotti, insieme a tutto il personale sanitario, i fisioterapisti e al personale di supporto, hanno assistito ad una lunga e lenta discesa dei pazienti ricoverati, fino al trasferimento oggi dell’ultimo paziente.

« La seconda e la terza ondata di Covid-19 segnano oggi una simbolica battuta d’arresto, che speriamo possa diventare presto definitiva – ha dichiarato Maria Beatrice Stasi , direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII - Ringrazio tutti i professionisti della nostra azienda che hanno gestito l’emergenza sanitaria nelle varie fasi, offendo ai nostri pazienti, in un momento così difficile, il massimo della professionalità e della umanità. Ora l’auspicio è che queste doti professionali possano tornare a rivolgersi a pieno regime alla cura di tutte le altre patologie no Covid-19. Un’attività che, fatte salve le fasi più critiche della primavera scorsa, al Papa Giovanni XXIII non è mai cessata e che ora intendiamo rilanciare a ritmi sostenuti».

Anche il Policlinico San Pietro da martedì 13 luglio è completamente Covid-free da 9 mesi .

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