Anmic, assistite 11mila persone anche in tempo di Covid. 15mila euro da Fondazione Ubi

L’associazione bergamasca che tutela le persone con invalidità e disabilità ha continuato a lavorare nel 2020. La Fondazione Ubi ha donato 15mila euro.

La Fondazione Ubi Bpb ha stanziato un contributo di 15 mila euro per sostenere l’assistenza legale, medica e psicologica garantita da Anmic Bergamo. Un sodalizio, quello tra la Banca Popolare prima, poi Ubi Banca e la sua Fondazione, e la sezione locale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili che viene da lontano e ha radici profonde.

Nel 2020, l’anno terribile della pandemia di Covid-19, Anmic Bergamo ha assistito 11 mila persone, il 90% delle quali ha ottenuto il riconoscimento del diritto a ricevere una qualche forma di tutela: invalidità civile, assegno di accompagnamento, legge 104 per l’assistenza a gravi disabili, contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche, agevolazione iva 4% per acquisto di autovetture idonee, e ancora, amministratore di sostegno e assistenza medico legale.

«Non ci siamo mai fermati – dichiara Giovanni Manzoni, presidente ANMIC Bergamo – e non abbiamo mai chiuso i nostri sportelli di ascolto e tutela. Nei giorni peggiori dell’emergenza Covid-19 abbiamo sempre cercato di garantire un supporto utile e qualificato. Siamo stati l’unico punto di riferimento, ad esempio, per alcuni associati affetti da sclerosi multipla e per altri bisognosi di dialisi quotidiana: il nostro servizio di assistenza medica e trasporto sociale non li ha mai abbandonati. Il nostro lavoro è possibile anche grazie ai contributi solidali che riceviamo. Il mio grazie va dunque alla Fondazione UBI BPB che non ci ha fatto mancare il suo sostegno anche in questo anno così difficile e complesso».

«Oggi – continua Manzoni – a causa della pandemia ci troviamo a dover dare una risposta anche a persone molto giovani, donne e uomini che hanno contratto il Covid-19 sul luogo di lavoro e stanno manifestando conseguenze irreversibili, rientrando a pieno titolo tra gli infortuni professionali. Stiamo parlando, per il 2020, già di una decina di persone che non è poco se si considera che la pandemia sul nostro territorio è scoppiata a febbraio/marzo dell’anno scorso. Quello dei danni permanenti da Covid-19 è un fenomeno che stiamo osservando in aumento. Un altro fronte su cui siamo impegnati è quello dell’assistenza psicologica dei più giovani, anche sotto i 30 anni che, rimasti senza lavoro per tanto, troppo tempo oggi sono vittime del “male oscuro”, la depressione. Siamo tutti chiamati, dalle istituzioni alle associazioni, a fare il possibile per evitare che questo dramma dilaghi con conseguenze irreparabili sulla coesione della nostra società».

Armando Santus, Presidente della Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo: «La nostra prossimità al bisogno sociale ci qualifica e ci impegna oggi ancor più di ieri anche considerando le drammatiche conseguenze della pandemia. Con UBI Banca e Intesa Sanpaolo, noi ci siamo e non faremo mancare il nostro sostegno agli enti e alle associazioni impegnate sul territorio così come lo è Anmic».

© RIPRODUZIONE RISERVATA